Sondaggio Tp: Trump risolutore di conflitti per un italiano su due

Pubblicato il 19 Gennaio 2024 alle 16:31 Autore: Andrea Turco
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Poco più di un italiano su due è convinto che una nuova presidenza di Trump favorirebbe la risoluzione delle guerre attualmente in atto. Il 40,8% pone su due piani diversi Biden e Trump: il primo “ha interesse al proseguimento delle guerre” mentre il secondo “userebbe il suo pragmatismo per porvi fine”. Il 10,4% pensa che Trump riuscirebbe “sì a terminare i conflitti ma favorirebbe la posizione di tiranni come Putin a scapito del diritto internazionale”. Il 30,7% crede invece che con una presidenza Trump non cambierebbe nulla poiché all’ex presidente “non interessa minimamente delle guerre in atto”. Il 14,3%, pur riconoscendo la buona volontà del magnate, considera questi conflitti troppo complessi per essere risolti da una sola persona. Sono alcuni dei dati evidenziati dal sondaggio settimanale realizzato da Termometro Politico tra il 16 e il 18 gennaio 2024.

Agli intervistati è stato chiesto inoltre che conseguenze avrebbe una nuova presidenza di Trump per il nostro Paese. A parte un 12,8% secondo cui cambierebbe poco o nulla, la maggioranza si schiera tra chi giudica questa eventualità positiva per l’Italia e chi no, con una leggera prevalenza dei primi sui secondi. Per il 32,4% una nuova elezione di Trump sarebbe positiva perché “costituirebbe un freno all’agenda progressista e globalista che ci sta danneggiando, in molti ambiti”. Per il 13,1% sarebbe positivo “dopo tutto, in quanto l’Europa dovrebbe fare da sola in molti campi, come la difesa, e sarebbe l’occasione di una maggiore integrazione europea”. Per il 25,4%, invece, sarebbe negativo poiché “ispirerebbe un passo indietro nel campo dei diritti, della tolleranza, dell’integrazione” mentre per il 13,1% sarebbe negativo perché “il suo isolazionismo ci danneggerebbe economicamente e favorirebbe una disgregazione dell’Europa”.

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Fonte: Termometro Politico

In merito al suicidio della ristoratrice Pedretti, molti hanno criticato il ruolo degli influencer nel creare una gogna pubblica. In questo caso, la maggioranza degli italiani è molto critica nei loro confronti. Per il 43,2% “gettano fango anche sulle persone comuni, che non possono difendersi, per avere più engagement” mentre per il 32,8% “hanno esagerato come altre volte, anche se probabilmente alla base del suicidio ci sono anche motivi personali”. In pochi li difendono considerandoli utili e importanti per il loro ruolo sui social come scovare fake news (3,2%).

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Fonte: Termometro Politico

La maggioranza degli intervistati non nasconde la sua preoccupazione per la concentrazione di ricchezza nelle mani di poche persone. Per il 54,4% ciò rappresenta “un pericolo per la democrazia in quanto multinazionali e miliardari manipoleranno i governi ed elettori attraverso i media al punto che non si potrà più parlare di reale democrazia”. Il 20,9% attenua questa paura ritenendo che i poteri economici “avranno sempre più influenza, ma, laddove è presente, la democrazia rimarrà”. Il 16,9% afferma invece di “non temere questo fatto”, ponendo l’accento sul vero problema quello “del peggioramento delle condizioni di vita di chi non è ricco”.

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Fonte: Termometro Politico

La fiducia degli italiani in Giorgia Meloni si attesa a poco più del 40%. Le intenzioni di voto registrate da Termometro Politico danno in calo Fdi e Pd rispettivamente al 29,1% e al 19,3%, in rialzo le quotazioni di M5S (16,3%), Lega (9,6%) e Forza Italia (6,5%). Azione e Sinistra/Verdi sono sopra la soglia del 3%.

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Fonte: Termometro Politico
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Sondaggio TP: nota metodologica

Sondaggio realizzato con metodo CAWI, 4200 interviste raccolte tra il 16 e il 18 gennaio 2024.

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L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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