Tfr 2024 e Tfs 2024: nuove tempistiche di pagamento. Quando? (aggiornamento 21 GENNAIO)

Tfr 2024 e Tfs 2024: verso un’equiparazione delle tempistiche di pagamento tra pubblico e privato

Tfr 2024 e Tfs 2024: il Parlamento a lavoro su una modifica alle tempistiche di pagamento per la liquidazione dei dipendenti pubblici e di quelli privat

Ultime notizie Tfr 2024 e Tfs 2024: nuove tempistiche di pagamento. Quando? (aggiornamento 21 Gennaio)

Tfr 2024 e Tfs 2024: verso un’equiparazione delle tempistiche di pagamento tra pubblico e privato . Tfr 2024 e Tfs 2024: il Parlamento a lavoro su una modifica alle tempistiche di pagamento per la liquidazione dei dipendenti pubblici e di quelli privati. Alla luce di numerose sentenze che indicano questa direzione, si va verso l’equiparazione tra i settori (un po’ sul modello di quanto accaduto per le visite fiscali), anche se non completa. Una panoramica delle ultime notizie sull’argomento.

Tfr 2024 e Tfs 2024: nuove tempistiche di pagamento. Quando?

Tfr 2024 e Tfs 2024: il Parlamento al lavoro su un’equiparazione delle tempistiche di pagamento della liquidazione tra settore pubblico e privato. Modifiche alla normativa ormai non sembrano più rinviabili alla luce delle disparità rilevate da numerose sentenze sul tema: basta dire che i dipendenti privati ricevono la liquidazione mediamente in 45 giorni mentre quelli pubblici devono aspettare anni e anni prima di poterne godere interamente.

Tale situazione, seppur conveniente per le casse dello Stato, è stata giudicata addirittura incostituzionale a giugno scorso. La Corte Costituzionale ha comunque lasciato un discreto margine di manovra all’esecutivo (proprio perché un’equiparazione completa potrebbe rivelarsi deleteria per i conti pubblici). Quindi, il cambiamento avverrà ma per gradi.

Verso l’equiparazione tra settore pubblico e privato

Tfr 2024 e Tfs 2024: come si scriveva, al momento la liquidazione per i dipendenti pubblici viene accreditata in tempi lunghissimi. Tra l’altro, viene divisa in tranche da 50mila euro, per cui si percepisce nella sua interezza solo dopo uno o due anni (naturalmente se l’importo è superiore ai 50mila euro e a secondo del tipo di termine del servizio, per raggiunti limiti di età o per dimissioni volontarie per esempio). Proprio per evitare questa attesa, l’anno scorso ha fatto il suo esordio l’anticipo Tfr Inps: l’ente anticipa la liquidazione applicando un tasso d’interesse molto basso. Tuttavia, la misura non risolve la disparità di trattamento tra settore privato e settore pubblico.

Ora, su quale binario si muove la Commissione lavoro per risolvere la problematica? Due le modifiche principali allo studio: innanzitutto, si vorrebbe innalzare l’importo della tranche che si andrebbe ad accreditare, salirebbe fino a 63.600 euro. In secondo luogo, l’accredito della liquidazione o comunque della prima tranche avverrebbe non più dopo un anno ma dopo 3 mesi. Attualmente però si tratta solo di una proposta (anche se condivisa abbastanza trasversalmente dalle forze parlamentari): sarà il Ministero dell’Economia ad avere l’ultima parola in base alle risorse disponibile per l’operazione.

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