L’Assegno unico è una misura di sostegno della genitorialità e natalità, che accorpa e razionalizza una serie di strumenti a favore delle famiglie, come vari assegni familiari e il bonus premio alla nascita.
In riferimento a detto contributo mensile, ecco alcune precisazioni dell’Inps, che aiutano a capire dove verrà accreditata la relativa somma fino alla mensilità di febbraio e che permettono di fare chiarezza in un periodo di transizione dovuto all’archiviazione del reddito di cittadinanza, per far posto all’Assegno di inclusione.
Vediamo più da vicino alla luce del messaggio Inps n. 258 del 19 gennaio scorso, dal titolo “Assegno unico e universale per i figli a carico. Cessazione dei pagamenti sulla carta RdC e presentazione di nuova domanda per fruire della prestazione dal mese di marzo 2024“.
Accredito Assegno unico 2024: cosa cambia nei primi mesi dell’anno?
In estrema sintesi questa è l’attuale situazione dei pagamenti dell’Assegno unico:
- le famiglie ex beneficiarie del reddito di cittadinanza non perdono l’Assegno unico sulla card RdC fino a febbraio prossimo (tenuto conto dell’ISEE valido al 31 dicembre scorso)
- in alternativa si può già presentare domanda autonoma di Assegno unico, nel qual caso l’accredito si compie poi con le modalità scelte (accredito IBAN, ecc.)
- dal prossimo marzo, in ogni caso, sarà necessario fare una nuova domanda per accedere alla prestazione
Ai fruitori del reddito di cittadinanza con diritto altresì all’Assegno unico (famiglie con figli a carico e specifici requisiti) l’istituto ha finora versato d’ufficio l’Assegno citato, a titolo di importo integrativo.
Per velocizzare il passaggio al nuovo ‘regime’, Inps comunica che è possibile fare richiesta fin da subito (facendo attenzione a indicare il corretto IBAN e codice di carta prepagata, che dovrà essere intestato/cointestato a colui che domanda la prestazione).
Rimarchiamo altresì che la domanda di Assegno di inclusione non sostituisce in alcun modo quella per l’Assegno unico (AUU).
Assegno unico 2024: ulteriori chiarimenti
Come precisato dal citato messaggio Inps, a cominciare dall’1 gennaio di quest’anno, tutti i nuclei familiari con figli a carico, se non l’avessero già fatta anteriormente, dovranno fare domanda autonoma di Assegno unico per incassare la prestazione dal primo marzo prossimo (fino a questa data, anche in mancanza di richiesta, proseguirà ad essere pagato l’Assegno sulla carta RdC).
Mentre, per le domande presentate entro il 30 giugno 2024, verranno versati tutti gli arretrati a partire dal primo marzo. Per ulteriori informazioni rinviamo comunque al testo completo del citato messaggio n. 258 del 19 gennaio scorso.