NoiPA ultime notizie: si lavora a sistema più agevole per precari e contratti brevi
La recente emissione straordinaria di gennaio, che ha consentito a NoiPA di regolarizzare i pagamenti del Ministero nei confronti dei supplenti brevi e saltuari, rappresenta una soluzione necessaria, seppur temporanea, a un problema più ampio e strutturale legato alla lentezza e alla complessità della burocrazia scolastica italiana.
Valditara e Frassinetti al lavoro per soluzione condivisa
L’impegno del Ministero Il Ministro Valditara, con l’obiettivo di superare definitivamente questa problematica, aveva annunciato la presentazione di una serie di proposte in collaborazione con il Ministero dell’Economia entro la fine di gennaio. Durante un’interrogazione presso la Commissione Cultura e Istruzione alla Camera, il sottosegretario all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti, ha ripreso il discorso, sottolineando la complessità della situazione.
L’interrogazione di Forza Italia evidenziava come in molte regioni italiane numerosi dipendenti del settore scuola, assunti come supplenti temporanei, non abbiano ricevuto la giusta retribuzione per mesi. Alcuni di loro lamentano ritardi accumulati addirittura da settembre 2023, contribuendo a un problema che persiste da oltre dieci anni e si intensifica nel periodo settembre-dicembre, portando al ritardo sistematico nei pagamenti del personale scolastico precario.
Una procedura intricata Frassinetti ha dichiarato in risposta all’interrogazione di Forza Italia: “La procedura di pagamento di questo personale è molto complessa, dato che coinvolge tanti soggetti”. Ha evidenziato che l’inserimento dei contratti, le eventuali variazioni di stato giuridico e l’autorizzazione dei ratei sono compiti svolti dalle istituzioni scolastiche, mentre l’assegnazione delle risorse finanziarie è di competenza del MIM e l’elaborazione del cedolino unico e la liquidazione sono responsabilità del MEF.
Un lavoro sinergico tra NoiPa e il dicastero
Il depauperamento delle risorse finanziarie per le supplenze brevi e saltuarie, derivante dalla liquidazione degli arretrati del CCNL 2019/2021, ha portato il MIM a reperire risorse e apportare le necessarie variazioni in bilancio da settembre a dicembre 2023. Frassinetti ha precisato che a gennaio sono stati effettuati pagamenti per un volume di 300 milioni di euro.
Task force con NoiPA Con l’obiettivo di rendere più efficiente il sistema di pagamento degli stipendi, è stata istituita una task force che lavora a una riforma della procedura. Già da questo mese, grazie alla collaborazione con NoiPA, sono state attivate azioni migliorative del processo, consentendo il pagamento dei ratei contrattuali dei periodi precedenti.
Il rapporto e le richieste di ANIEF
L’associazione Anief ha accolto con favore l’impegno del Governo e del Ministro nel risolvere la delicata questione dei pagamenti degli stipendi dei supplenti. Questo impegno è giunto, tuttavia, solo in seguito alle pressioni dei sindacati e alle testimonianze pubblicate dalla stampa, mettendo finalmente in luce le sfide affrontate dai lavoratori precari. Anief commenta positivamente: “Finalmente assistiamo allo sblocco dei ratei per i supplenti con contratti brevi e saltuari, che potrebbero ricevere per la prima volta il salario accessorio: la Retribuzione Professionale Docenti (RPD) e il Contributo Individuale Accessorio (CIA) destinato al personale ATA. Quest’ultimo rappresenta un assegno mensile pari al 15% dello stipendio, un beneficio che, fino ad oggi, è stato negato dall’amministrazione. Anief ha svolto un ruolo chiave nella vittoriosa difesa di questi diritti, presentando ricorsi specifici per insegnanti e personale ATA, e ha ottenuto numerosi successi in tribunale.”
Tuttavia, resta il rischio che il salario accessorio potrebbe non essere presente nei cedolini, un fatto che probabilmente spingerà Anief a rilanciare la campagna di ricorsi per garantire ai precari ciò che spetta loro di diritto, in base al principio di non discriminazione. Importante sottolineare che è possibile recuperare arretrati fino a 5 anni, una possibilità che il sindacato sottolinea per assicurare la piena tutela dei diritti dei lavoratori.