Il nome pare uscito da qualche film catastrofico di Hollywood, ma si tratta di un’idea giunta decenni fa ad un gruppo di scienziati. Ci riferiamo all’orologio dell’Apocalisse, ovvero non un orologio nel vero senso della parola ma una metafora originale coniata da un comitato di esperti che nel 1947, durante la Guerra Fredda, poneva l’attenzione sugli equilibri internazionali dell’epoca. Nell’anno del lancio dell’orologio dell’Apocalisse mancavano – idealmente – 7 minuti alla mezzanotte, la cosiddetta ora X o punto di non ritorno per l’umanità.
Oggi l’orologio dell’Apocalisse segna la stessa ora dello scorso anno, ovvero 90 secondi alla fine del mondo. Un countdown che nessuno vorrebbe si completasse, ma che serve a rappresentare in estrema sintesi qual è l’effettivo livello di rischio che sta correndo il pianeta, rispetto a minacce create dallo stesso essere umano. Vediamo più da vicino
L’orologio dell’Apocalisse: i fattori chiave dell’analisi degli scienziati
L’orologio dell’Apocalisse misura, in sostanza, quanto deleteria si sta rivelando l’azione dell’uomo, rispetto alla tutela del pianeta e ai possibili rischi per la popolazione nel suo complesso e per le altre specie animali.
Il Doomsday Clock, appunto l’orologio dell’Apocalisse, indica ancora un minuto e mezzo prima di dover dire addio a come abbiamo conosciuto il mondo finora e – ad aggiornare periodicamente il dato temporale – è stato come sempre il Bulletin of the Atomic Scientists’ Science and Security Board (Sabs). Si tratta di un consiglio di esperti formato anche da Nobel, annualmente chiamati ad aggiornare le lancette dell’orologio in oggetto.
Vero è che nel corso degli ultimi 76 anni le lancette dell’orologio si sono via via sempre più avvicinate verso la mezzanotte, l’ora del giudizio, raggiungendo lo scorso anno il minimo storico di 90 secondi. Non era mai successo prima e neanche ai tempi della Guerra Fredda.
A spingere le lancette verso l’ora X non soltanto le guerre, ma anche le minacce nucleari, i cambiamenti climatici, le malattie, la perdita di biodiversità, le minacce di attacchi informatici, le crisi diplomatiche: tutti elementi che si sono combinati tra loro e che oggi danno luogo ad un contesto geopolitico assai preoccupante.
Ecco spiegato il perché dell’orario segnato dell’orologio dell’Apocalisse.
Orologio dell’Apocalisse 2024, le parole del consiglio scientifico sono chiare: bisogna agire subito per il bene del globo
“Oggi, impostiamo ancora una volta l’orologio a 90 secondi alla mezzanotte perché l’umanità continua ad affrontare un livello di pericolo senza precedenti”, queste le parole degli scienziati, che raccomandano di adottare cautela e rispondere con urgenza ai pericoli odierni, in una strategia di impegno collettivo e mirato a trovare una soluzione a quello che definiscono il momento più delicato della storia del pianeta.
Ecco perché non si fatica a comprendere le ragioni di quanto segnato dall‘orologio dell’Apocalisse, uno strumento che viene aggiornato con il timore di un nuovo peggioramento. La decisione viene annunciata nell’ambito di una conferenza stampa e unita ad una dichiarazione che spiega le ragioni – peraltro oggi piuttosto evidenti – dietro il cambio di posizione delle lancette.