Nuova cura contro il tumore polmonare? Il farmaco salva-vita e il punto debole
Per alcuni malati la progressione del tumore polmonare potrebbe arrestarsi. Gli studi sul farmaco Lorlatinib.
La ricerche delle cure migliori e più efficaci contro i tumori procedono a ritmo incessante. Le ultime notizie nel campo della medicina indicano. in particolare. che gli scienziati hanno individuato un nuovo medicinale contro questo gravissimo problema di salute. Esso avrebbe la capacità di inibire la progressione della malattia ma, al contempo, mostrerebbe un punto debole.
Vediamo più da vicino di che cura si tratta e qual è questo limite.
Nuovo farmaco contro il tumore: il Lornatinib sarà rimborsato
Non per tutti, ma per una ristretta fetta di popolazione colpita dal cancro: la terapia con Lorlatinib, ora disponibile anche nel nostro paese, propone consistenti chance di sopravvivenza ai malati di tumore ai polmoni in fase avanzata. Si tratta dei pazienti con già metastasi cerebrali e che, da oggi, possono contare sulla piena rimborsabilità del Lorlatinib, sussistendo grossi benefici del trattamento in una categoria specifica di pazienti. Lo ha chiarito l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA).
Forse non tutti sanno che il Lorlatinib è un farmaco utile al trattamento di alcuni tipi di tumori polmonari. Senza scendere troppo in dettagli tecnici di competenza dei medici, si tratta di un inibitore della tirosin-chinasi (TKI), che agisce bloccando particolari proteine coinvolte nella crescita e nella sopravvivenza delle cellule tumorali.
Tuttavia, secondo le ultime ricerche, il farmaco sarebbe assai utile soltanto a una piccola percentuale di pazienti con carcinoma polmonare, ovvero quel 5%, che presenta la cd. mutazione ALK.
Chi potrà beneficiare del potente farmaco contro il tumore polmonare? Ulteriori chiarimenti
I ricercatori hanno specificato che non si tratta di una vera e propria ‘panacea’ per il tumore ai polmoni ma, appunto, di un farmaco che si rivolge ad una ristretta cerchia di persone, ovvero pazienti:
- giovani o comunque sotto i 50 anni
- ex fumatori
- con un forma aggressiva di carcinoma polmonare ALK positivo (Anaplastic Lymphome Kinase – Chinasi del Linfoma Anaplastico)
- aventi metastasi cerebrali al momento della diagnosi
La sperimentazione del farmaco contro il tumore polmonare, come ha fatto notare il direttore della Divisione di Oncologia toracica dell’Istituto Europeo di Oncologia (Ieo) di Milano e presidente dell’Associazione Italiana Oncologia Toracica, è stata di ampio respiro. Infatti ben 104 ospedali in 23 stati in tutto il mondo hanno partecipato alle analisi, coinvolgendo quasi 300 pazienti.
I vantaggi della sperimentazione del farmaco sono apparsi evidenti. Tra essi, quasi tre malati su quattro hanno visto sparire le metastasi cerebrali e un altro 10% si è comunque giovato di una risposta intracranica. Altra percentuale interessante è data dal 64% dei malati che, a tre anni dall’inizio di Lorlatinib, non è andato in progressione.
Infine ulteriore vantaggio è dato dal fatto che il farmaco in oggetto può essere assunto per via orale, agevolando la qualità di vita dei pazienti malati di tumore polmonare, e permettendo loro di curarsi comodamente nell’ambiente domestico.