Quanto può essere profondo il cammino in Champions dell’Inter di Simone Inzaghi?
Il 2023 si appresta ad andare in archivio. Un anno che verrà certamente ricordato in accezione estremamente positiva dai tifosi nerazzurri, che avevano iniziato l’anno solare con molte incertezze e una panchina, quella di Simone Inzaghi, messa in dubbio da più parti. Sono trascorsi solo dodici mesi. Ma osservando quanto accaduto in casa nerazzurra, sembra passata un’era geologica.
I dubbi e le incertezze delle prime settimane dell’anno, che avevano portato più di un tifoso (e forse qualche dirigente) a chiedere la testa di Inzaghi, si sono sciolti come neve al sole durante il corso dell’anno, regalando ai tifosi della Beneamata soddisfazioni come non vivano da illo tempore
Inter più matura e consapevole dei propri mezzi dopo la finale di Champions contro il City
Basti pensare allo straordinario cammino compiuto in ambito europeo, iniziato superando un girone tutt’altro che semplice e regalando una partita, quella al Camp Nou di Barcellona, che fece intuire come la squadra di Inzaghi potesse dire la sua anche al di fuori dei confini nazionali. Percorso proseguito, poi, con i prestigiosi scalpi inflitti a Porto (soffertissima qualificazione ai danni di una compagine che ha sempre fatto patire le pene dell’inferno alle compagini italiane), Benfica (che demolì letteralmente la Juventus nella fase a gironi) e Milan.
Il doppio derby contro i cugini rossoneri ha certificato, con la ceralacca, l’attuale supremazia cittadina dei nerazzurri, regalando la sesta finale di Champions nella storia della Beneamata. La finale contro il Manchester City, da svariati anni considerata la massima favorita per la vittoria finale come si vede da questa pagina delle scommesse sportive e dai più autorevoli esperti di calcio internazionale, ha dato ancora maggior convinzione e autostima agli uomini di Simone Inzaghi.
Nonostante la sconfitta, infatti, la compagine meneghina ha dimostrato di poter giocare alla pari al cospetto della squadra di Pep Guardiola, dominando finanche per svariati spezzoni del match. Certo, la forza e la qualità del City sono indubbiamente superiori, ma l’Inter ha dimostrato di essere un avversario ostico e competitivo. E questa maggior convinzione dei propri mezzi si è vista, a chiare lettere, in questo avvio di stagione.
La compagine nerazzurra ha dimostrato una compattezza ed una maturità che, fin qui, non si erano mai visti nell’era Inzaghi, diventando un autentico rullo compressore soprattutto in campionato, capace di inanellare una serie di prestazioni convincenti sotto qualsivoglia punto di vista. Molte vittorie, oltretutto, sono avvenute in scioltezza, con Inzaghi che è stato in grado di dosare sapientemente le energie dei propri giocatori.
Ottavi contro l’Atletico del Cholo: servirà che “l’Inter europea” si avvicini a quella vista in Serie A
Ma se in Italia il cammino dell’Inter 2023/2024 è stato ricco di certezze, eliminazione (sfortunata, ad onor del vero) in Coppa Italia a parte, in Europa il percorso dei nerazzurri ha fatto registrare qualche passaggio a vuoto di troppo. L’Inter non è parsa così granitica come in campionato, nonostante la qualificazione agli ottavi non sia stata mai in discussione.
Il doppio pareggio nei match disputati contro la Real Sociedad, la brutta serata al da Luz ripresa per i capelli dopo esser stati sotto 3-0 e qualche difficoltà di troppo palesata contro il Salisburgo, sono dei piccoli campanelli d’allarme che non devono essere in alcun modo sottovalutati. Ed anche l’atteggiamento dell’Inter in salsa europea è parso meno convincente di quello esibito in campionato.
Questo avvio di stagione sembra l’esatto opposto del 2022/2023, allorquando i nerazzurri riuscivano a lenire le ferite degli scarsi risultati in campionato con prestazioni convincenti nella Coppa delle grandi orecchie. L’ottavo di finale contro i colchoneros dell’indimenticato ex Diego Pablo Simeone, quindi, non sarà affatto semplice.
E in questo video dove i giocatori dell’Atletico si raccontano e fanno ben intendere quale sia la filosofia della società biancorossa, si può intuire come l’Inter, nonostante parta leggermente favorita sulla carta, dovrà sudare le proverbiali sette camicie per strappare il pass per i quarti di finale. Sognare d’essere ancora tre le prime quattro d’Europa non è utopistico. Ma servirà che la “versione Champions” dell’Inter si avvicini alla “versione Serie A”