Bonus mamme 2024, la lavoratrice deve fare domanda al datore di lavoro: i chiarimenti di Inps
Il bonus mamme 2024 è uno sgravio contributivo che si applica se ricorrono specifiche condizioni. Vediamo quali sono.
Tra le novità della manovra 2024 troviamo anche il cd. bonus mamme lavoratrici, ovvero una sorta di sgravio o esonero dal versamento dei contributi pensionistici – i quali dunque saranno ‘a carico’ dello Stato – che potrà applicarsi ad alcune tipologie di dipendenti di sesso femminile, che abbiano almeno due figli o figlie (ma solo per il 2024 come tra poco spiegheremo). Di fatto ciò che non viene pagato come contributi all’Inps si trasformerà in un moderato aumento dell’importo in busta paga.
Ebbene, con la pubblicazione della circolare Inps n. 27 del 31 gennaio scorso, l’istituto ha fatto il punto sull’attuazione della misura denominata bonus mamme, indicando le istruzioni operative e contabili. I dettagli.
Bonus mamme 2024:
La circolare ha ad oggetto l’art. 1, commi da 180 a 182, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, ovvero l’ultima manovra, e ha il merito di fare da ‘apripista’ all’effettiva sperimentazione di questa agevolazione contributiva per le lavoratrici madri. Ciò a patto che esse abbiano almeno tre figli o figlie, di cui il più piccolo abbia un’età al di sotto dei 18 anni. Questa è la regole valida per i prossimi due anni, ma attenzione perché – per il solo 2024 – in via sperimentale l’esonero contributivo è assegnato altresì alle lavoratrici con due figli a carico e il più piccolo sotto i 10 anni.
Per questa via, molte donne potranno contare sull’esonero contributivo e sugli arretrati spettanti. Infatti coloro che abbiano maturato i requisiti a gennaio 2024, potranno contare sul diritto all’esonero già dallo stesso mese di gennaio – e non da febbraio. Ecco perché nello stipendio del prossimo mese saranno versati anche gli arretrati. Un aumento del netto in busta paga non enorme, ma comunque tangibile.
Come ricorda l’Inps il bonus mamme 2024 vale per tre anni dal 2024 al 2026, e di fatto è un esonero contributivo fino ad un massimo di 3.000 euro all’anno (250 euro al mese), da riparametrare su base mensile.
Le beneficiarie debbono fare domanda per ottenere il bonus mamme 2024
Le lavoratrici interessate all’agevolazione contributiva – rileva la circolare Inps n. 27 del 31 gennaio – possono fare riferimento ai propri datori di lavoro oppure servirsi della funzionalità con applicativo ad hoc, che sarà resa disponibile sul sito dell’Inps – ma che al momento non è ancora operativa.
Al momento, al fine di incassare il bonus mamme 2024, le lavoratrici con i requisiti previsti dovranno rendere noto al datore di lavoro il codice fiscale dei figli a carico e il numero degli stessi. Quando sarà reso noto l’avvio del servizio online Inps ad hoc, le lavoratrici potranno fare trasmissione diretta degli stessi dati – senza rivolgersi al datore di lavoro.
Concludendo, ricordiamo che l’agevolazione in oggetto attiene a tutte le dipendenti del settore pubblico e privato (anche agricolo, in somministrazione e in apprendistato) con contratto a tempo indeterminato, ma non si applica al lavoro domestico. Per ulteriori dettagli qui il testo della circolare n. 27.