Giochi, via libera quasi definitivo al decreto sul riordino del settore

Pubblicato il 5 Febbraio 2024 alle 19:30 Autore: Gennaro Fortunato
Il gioco del poker online rappresenta oggi la fetta più significativa delle entrate di questo settore in Italia.

La parola fine sulla tanto attesa riforma del settore giochi sta per arrivare. Non è ancora arrivata, ma si tratta solo di una questione di tempo. La Conferenza Unificata ha infatti dato parere positivo allo schema di decreto legislativo che spiega come sarà riorganizzato il settore dei giochi online. Ma quali sono le osservazioni presentate durante la Conferenza?

Per capire meglio le conseguenze degli articoli presenti nel decreto legislativo abbiamo intervistato Massimiliano Riverso, direttore editoriale di Casino Sicuro, blog specializzato nel settore del gioco pubblico in Italia. “Dopo le osservazioni presentate, di carattere soprattutto tecnico, grammaticale e lessicale, adesso viene avanzata la richiesta di un Tavolo per il gioco fisico – ci spiega Riverso – una proposta che è stata subito accolta dal Ministro e fondamentale per rendere uniforme la legislazione sul gioco legale in Italia”.

Le prime osservazioni, come già anticipato da Riverso, sono di carattere tecnico, con l’eliminazione dei termini “gioco responsabile” e “gioco sicuro”, in quanto non riconosciuti dalla comunità scientifica, e la sostituzione del nome ‘’ludopatia” con un più attestato “gioco d’azzardo patologico”. Altro nocciolo della questione, all’art.2 sulla questione “punto vendita ricariche”, dal momento che potrebbero crearsi contrasti con la normativa regionale per quanto riguarda i servizi di apertura, ricarica e chiusura del conto di gioco”.

Particolarmente importanti sono le conferme che arrivano all’art. 3, con la scelta di mantenere il divieto di pubblicità come già previsto dal Decreto Dignità. Una misura, questa, che aveva portato proprio nei giorni scorsi ad alcune pesanti sanzioni nei confronti di Meta, la società che gestisce, tra le altre cose, anche due social network del calibro di Facebook e Instagram. “Nonostante la grande attesa delle associazioni di categoria e degli esperti, insomma, non ci sono novità sul discorso marketing e comunicazione legato al gambling e al betting, un tema che andrebbe rimodulato e studiato insieme tra operatori e ADM soprattutto per permettere agli utenti di distinguere l’offerta legale dai mercati grigi e illegali. Sono nettamente contrario alla pubblicità invasiva, pertanto ritengo che solo tramite un cambiamento nei messaggi promozionali si possa fare una comunicazione responsabile e adeguata del gioco”, continua l’esperto di Casino Sicuro.

Il riordino del settore passa soprattutto per una nuova centralità data al contrasto del GAP, il gioco d’azzardo patologico, e per una nuova strategia di collaborazione tra enti e istituzioni. Come si legge nell’art. 6, sarà fondamentale il coinvolgimento strategico delle Regioni e delle Province autonome nella definizione delle linee generali delle misure da attuare per contrastare il gioco patologico”, sottolinea Riverso.

Le novità legate all’articolo 13

Altra novità è invece quella prevista all’art. 13, che prevede l’istituzione di un albo per la registrazione “dei titolari di rivendite, ordinarie o speciali, di generi di monopolio autorizzati alla raccolta di giochi pubblici, nonché dei soggetti che esercitano attività di punti vendita ricariche”. Sempre nello stesso articolo si rimanda anche alla necessità di una mappatura di tali punti, in quanto la conoscenza di questa dislocazione può essere fondamentale sia nel contrasto al gioco illegale sia nella comprensione del pubblico di riferimento di questa filiera.

Infine, nell’art. 14, torna il concetto di “Promozione e tutela della salute”, con l’inserimento di indicazioni utili per l’attuazione di interventi finalizzati alla prevenzione e alla facilitazione dell’accesso precoce alle cure. “Questo articolo conferma il ruolo centrale dell’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo patologico e quello del Ministero della Salute al quale verranno attribuiti nuovi fondi e soprattutto nuovi compiti”, continua il direttore.

Siamo ormai vicinissimi ad un riordino vasto, che passa per il gioco sicuro e responsabile, ma anche per una serie di norme fondamentali per la crescita sostenibile di questo comparto. Un settore che in Italia vale oltre 11 miliardi di euro di gettito erariale e che da tanto, troppo tempo, aspettava la svolta verso il futuro. Una svolta che potrebbe arrivare adesso, con una riforma che mette il gambling al passo con i tempi”, conclude Riverso.