La banda del collegio 23.

Pubblicato il 24 Novembre 2009 alle 22:10 Autore: Livio Ricciardelli
primarie repubblicani

[ad]Ma tutti i settori dei media sono coinvolti in questa apparente rinascita di “destra” del Partito Repubblicano: è uscito da poco negli Stati Uniti il libro di Sarah Palin che ogni giorno è citato in qualche talk show e che comunque, oltre ad essere un notevole fenomeno mediatico, appare quasi come una rivalutazione di un personaggio, quello dell’ex governatrice dell’Alaska, forse giudicato in maniera negativa troppo in fretta.

Questo vuoto programmatico e politico quindi consente comunque lo sviluppo di una forma di opposizione ad Obama. Una posizione conservatrice e molto propagandistica, quindi probabilmente anche poco concreta.

Primo atto politico di questa “informale rinascita dello spirito repubblicano” sta nella svolta conservatrice del GOP presso il collegio 23 della Camera dei rappresentanti dello stato di New York: gli Huckabee, i Beck, i Limbaugh e le Palin varie hanno proposto atutti i costi un candidato conservatore, di destra come loro, per quel collegio.

Risultato: la repubblicana moderata Scozzafava, storica deputata di quel collegio, ha deciso di appoggiare il candidato democratico che è risultato il vincitore di questa sfida.

I Repubblicani non si sono forniti ancora di una tattica ed una strategia ben precisa. Ma stanno costruendo un base ideologica da non sottovalutare.

Considerando che si tratta del partito erede della tradizione di Lincoln, possiamo ben dire che non si tratta dello scenario migliore per la politica americana.

 

Livio Ricciardelli

L'autore: Livio Ricciardelli

Nato a Roma, laureato in Scienze Politiche presso l'Università Roma Tre e giornalista pubblicista. Da sempre vero e proprio drogato di politica, cura per Termometro Politico la rubrica “Settimana Politica”, in cui fa il punto dello stato dei rapporti tra le forze in campo, cercando di cogliere il grande dilemma del nostro tempo: dove va la politica. Su Twitter è @RichardDaley
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