Sondaggi TP: oltre un italiano su due a favore della protesta degli agricoltori
Torniamo con il nostro sondaggio settimanale sui principali temi di attualità (politica e non) chiedendo il parere ai nostri lettori. In questo secondo sondaggio di febbraio, focus sulla “protesta dei trattori” (che sta tenendo banco in mezza Europa), sulla 74a edizione del festival di Sanremo ed altro ancora.
QUI, LA NOSTRA MEDIA SONDAGGI, BASATA SULLE PRINCIPALI RILEVAZIONI DEMOSCOPICHE
Sondaggi TP: consenso trasversale alla protesta degli agricoltori
Cominciamo dal grande tema della settimana e che, con buona probabilità, terrà banco anche per la campagna elettorale europea. Parliamo della “protesta dei trattori” portata avanti dalla categoria degli agricoltori, che sono attualmente in guerra contro le politiche comunitarie che incidono negativamente sulla produttività e competitività.
Il consenso alla protesta è trasversale e il 54,4% condivide totalmente le proteste, considerando che gli agricoltori “hanno margini sempre più piccoli, sono danneggiati dalle leggi sull’ambiente e dalle importazioni extraeuropee. Poi, un buon 18,1% è favorevole alla protesta seppur non condividendone i toni eccessivi.
Dall’altra parte, un 15,9% è scarsamente favorevole perché dovrebbero piuttosto chiedere incentivi per le aziende agricole e per gli investimenti tecnologici. Solo un 7,7% (una percentuale davvero minoritaria) crede che la categoria abbia già ricevuto troppi aiuti e che siano una classe privilegiata.
Sanremo non interessa al 54,6% degli italiani
Il campione è stato interpellato tra il 6 e l’8 febbraio e quindi c’è stato anche modo di valutare (tra la preview e i primi giorni di festival) la 74a edizione di Sanremo. La stragrande maggioranza (54,6%) non ha visto Sanremo., Poi, c’è generalmente una continuità tra chi lo trova sempre piacevole (16,9%) e chi invece non lo trova di suo gradimento (16,6%). Le risposte minoritarie sono quelle “di cambiamento”, con un 3,8% che sostiene che fosse meglio negli anni scorsi e un 5,2% che, al contrario, trova questa 74a edizione come migliore rispetto al passato.
Rimanendo in tema di attualità, passiamo alla notizia riguardante Stellantis e i rischi di chiusura di alcuni stabilimenti. La domanda posta è stata la seguente: “La vicenda Stellantis evidenzia il declino dell’industria dell’auto in Italia. Di chi è la colpa secondo lei?”
La gran parte del campione sostiene che siano gli stessi Agnelli ed eredi (45,4%) la causa del crollo, per la loro incapacità o per aver rinunciato a fare impresa. Un 18,8% invece attribuisce maggiori colpe ai governi che si sono succeduti, in quanto non hanno protetto il settore dell’auto (18,8%). Una quota minoritaria (9,9%) dà maggior importanza al ruolo avuto dai grandi gruppi internazionali e da paesi come la Francia, che hanno puntato a indebolire l’Italia e la FIAT. Infine, un 20,6% crede che sia semplicemente una conseguenza del mercato.
Sondaggi TP, una riflessione sulle libertà individuali
Infine, abbiamo chiesto ai nostri lettori cosa ne pensano dell’evoluzione dei controlli, regolamenti, leggi, divieti e permessi riguardante la libertà individuale dei cittadini. Per un 38,3% effettivamente c’è meno libertà di azione ed espressione, e più controllo da parte delle autorità. Un 16,5% crede che in alcuni ambiti ci siano sì più libertà, ma che in altri i divieti siano troppi. Con una percentuale simile (15%), si ritiene l’Italia come un Paese sempre poco liberale, con troppi divieti e troppe leggi, e che non ci sono particolari cambiamenti. Infine, il 22,6% è contrario all’affermazione e crede che c’è più libertà di fare e di vivere come si vuole, e che le nuove regole introdotte in alcuni ambiti sono il minimo necessario per la convivenza civile.
Sondaggi elettorali al 9 febbraio e fiducia in Giorgia Meloni
Chiudiamo il nostro sondaggio settimanale con le intenzioni di voto e la fiducia nella premier Meloni. Anche questa volta non ci sono particolari sbalzi (sia in positivo che negativo).