La fiducia in Giorgia Meloni è stabile al 41%
Il centrodestra nel complesso gode di una certa stabilità nelle intenzioni di voto: secondo gli ultimi sondaggi elettorali di Bidimedia al calo di due decimali di Fratelli d’Italia e Forza Italia, rispettivamente al 28,3% e al 6,6%, corrisponde la crescita dello 0,3% della Lega, che arriva al 9%, e quella di un decimale di Noi Moderati, allo 0,9%.
Fermo, al 19,7%, anche al Pd, mentre cresce dello 0,3% il Movimento 5 Stelle, che raggiunge il 15,6%. Sempre all’opposizione anche Verdi e Sinistra crescono, passando dal 3,3% al 3,7%, mentre +Europa scende dello 0,2% al 2,5%. Entrambi questi ultimi due partiti rimangono al di sotto dello sbarramento previsto per le elezioni europee, il 4%.
Di pochissimo al di sopra vi è Azione, che perde lo 0,3%, mentre gli ex alleati di Italia Viva, nonostante il progresso dello 0,2%, salgono al 3,1%.
In sostanza sono solo cinque i partiti che supereranno quasi sicuramente lo sbarramento, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Pd e M5S.
Gli altri o dovranno lottare o dovranno unirsi, sempre che riescano a presentarsi. È il caso, per esempio, di Unione Popolare e Italexit, all’1,4%, Democrazia Sovrana Popolare, all’1,2%
Sondaggi elettorali Bidimedia, i gradi di fiducia verso governo e premier
Giorgia Meloni come quasi sempre accade gode di una percentuale di gradimento inferiore a quella delle intenzioni di voto dei partiti della sua maggioranza. Un po’ perché su di lei si esprimono anche alcuni astensionisti, un po’ perché non proprio tutti nel centrodestra le danno la sufficienza. Lo fa comunque il 94% di chi sceglie i suoi partiti, mentre secondo i sondaggi elettorali di Bidimedia quasi nessuno ha fiducia in Meloni nel centrosinistra, 3%, e nel Movimento 5 Stelle, 2%. Nell’ex Terzo Polo, invece, sono di più coloro che le danno credito, il 17%.
Inferiore, come altre volte, il gradimento verso l’esecutivo, al 39%. Tra gli elettori di centrodestra è sempre altissimo, al 93%, ma non così alto come quello verso Meloni, mentre è quasi inesistente, all’1% e al 2%, nel centrosinistra e nel M5S. Tra chi vota Azione e Italia Viva diminuisce al 9%