Sciopero 21 febbraio: dove si tiene, motivazioni e disagi
Sciopero 21 febbraio: dove si tiene, motivazioni e disagi
La recente tragedia sul cantiere di costruzione di un supermercato Esselunga a Firenze ha scosso profondamente il Paese, portando alla luce non solo il bilancio tragico di vite umane perdute, ma anche le gravi lacune e le criticità nel sistema di sicurezza sui luoghi di lavoro. I cinque operai che hanno perso la vita in questa tragedia non sono solo numeri o statistiche, ma individui con nomi, famiglie e storie. E purtroppo, non sono gli unici: più di 40 lavoratori hanno perso la vita sul lavoro nei primi 15 giorni di febbraio.
Il comunicato integrale dei sindacati con le ragioni dello sciopero 21 febbraio
Ripubblichiamo la nota integrale dei sindacati che convocano lo sciopero del 21 febbraio.
“I cinque operai morti nel cantiere per la costruzione di un supermercato Esselunga a Firenze hanno
nomi, famiglie, storie. Come gli altri che ancora in questi giorni sono “caduti sul lavoro” più di 40 nei
primi 15 giorni di febbraio.
Basta parlare di cordoglio, è il momento che il Governo le imprese e le loro associazioni di
rappresentanza, si assumano le responsabilità: massimo ribasso, appalti a cascata, mancanza di
controlli, precarietà del lavoro sono conseguenze di scelte, non una fatalità!
Si è deciso di fare cassa togliendo le risorse per gli ispettori del lavoro e la medicina per la
prevenzione sul territorio; deregolamentare la catena degli appalti, non intervenire sugli appalti
privati, fino al punto che non si riesce a capire quali e quante ditte sono in un cantiere e di costringere
le persone migranti a lavorare in clandestinità.
È stata ignorata la Piattaforma di Cgil, Cisl e Uil e si continua ad agire senza il confronto con chi è
nei posti di lavoro.
Con la patente a punti oggi probabilmente quelle aziende non avrebbero potuto avere l’appalto
Esselunga; con una congruità anche su tempi e modi di esecuzione ci sarebbe un limite allo
sfruttamento del lavoro; con l’obbligo alla timbratura si saprebbe chi e quanto tempo lavora in un
cantiere.
Vogliamo tutte le agibilità necessarie per gli RLS, RLST, delegati di sito alla sicurezza.
Vogliamo il ripristino della parità di trattamento negli appalti e la responsabilità dell’impresa
committente.
Vogliamo l’applicazione dei CCNL del settore di riferimento, sottoscritti dalle OO.SS.
comparativamente più rappresentative, vogliamo la formazione obbligatoria prima di accedere nel
luogo di lavoro.
Questi sono i cambiamenti necessari, altrimenti i richiami alla cultura della sicurezza sono frasi
vuote. Vogliamo luoghi di lavoro sicuri senza il ricatto della perdita del lavoro e dei bassi salari. A
partire dai cantieri.
Vogliamo l’apertura di un confronto vero il Governo su questi punti e su tutta la Piattaforma unitaria.
Mercoledì 21 febbraio sciopero nazionale degli edili e dei metalmeccanici nelle ultime due ore
di ogni turno. Mobilitazione anche con sciopero e assemblee in tutte le altre categorie.
Cgil e Uil invitano a costruire visibilità delle iniziative con presidi diffusi sul territorio.
Ogni singola tragedia è la tragedia di tutte e di tutti. Facciamoci Rispettare!”
Un richiamo all’urgenza
Lo sciopero nazionale degli edili e dei metalmeccanici previsto per mercoledì 21 febbraio è un segnale forte dell’urgenza di intervenire e di promuovere un reale cambiamento. È importante che tutti ci uniamo in questa mobilitazione per rivendicare il diritto a luoghi di lavoro sicuri e dignitosi per tutti. Ogni tragedia sul lavoro è una tragedia per l’intera comunità, e solo lavorando insieme possiamo garantire un futuro migliore per tutti i lavoratori.
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