Sondaggi politici sull’Ucraina, in Europa il 33% per lo stop alle armi, il 41% per il loro invio
I più contrari sono ungheresi e rumeni, tra gli italiani per lo stop il 38%
L’Europa, come già in passato, è molto divisa sugli aiuti militari all’Ucraina. I sondaggi politici dell’European Council on Foreign Relations lo mostrano bene. In media il 33% degli europei sarebbe a favore di uno stop o di una limitazione dell’invio di armamenti, seguendo la linea del Congresso americano, ma questa percentuale è superata da quella di chi vorrebbe invece continuare l’invio o potenziarlo, il 41%. Nello specifico il 21% è per il mantenimento del ritmo attuale, mentre il 20% sarebbe per un’accelerazione. Come detto, però, le differenze tra Paese e Paese sono molte.
Sono soprattutto gli svedesi i più favorevoli a un potenziamento dell’assistenza, il 43% di essi è su questa posizione, mentre un altro 26% è comunque per la prosecuzione degli aiuti. All’estremo opposto i greci. Solo il 27% è a favore dell’invio di armi, mentre il 42% è contrario. Ma la percentuale maggiore di oppositori all’assistenza militare è in Ungheria, dove arriva al 54%. Del resto questa è la percentuale ufficiale del governo.
I più propensi ad aiutare Kiev, dopo gli svedesi, sono i polacchi, i portoghesi, gli spagnoli, tra cui i favorevoli all’invio di armi sono più del 50%. Superano i contrari anche nei Paesi Bassi, in Germania, in Francia. Mentre i fautori dello stop agli aiuti sono di più in Austria, Romania, Italia e ovviamente Grecia e Ungheria. Nel nostro Paese l’11% vorrebbe che questi aiuti fossero di più, il 20% che rimanessero come ora, ma il 38% è per fermarli.
Sondaggi politici, solo il 10% degli europei pensa l’Ucraina possa vincere
Se il 41% è per l’invio di armi, solo il 10% crede che l’Ucraina possa vincere la guerra. Anche in Polonia, Svezia, Portogallo, i Paesi più filo-Kiev, non si supera il 17%, mentre il minimo si raggiunge in Grecia.
Non sono molti, il 20%, quelli che credono che la vincerà la Russia, con un massimo del 30% e del 31% in Grecia e in Ungheria. La maggioranza relativa, il 37%, crede che i due Paesi raggiungeranno un compromesso. Greci, italiani e spagnoli sono i maggiori sostenitori di questa opzione.
La pensa in questo modo, infatti, il 43% dei nostri connazionali, tra cui solo il 6% pensa a una vittoria ucraina e il 19% a una russa.
Naturalmente questa previsione non è direttamente correlata alla posizione sull’invio di armi. Per alcuni le difficoltà ucraina sono uno stimolo per aumentare gli aiuti militari, per altri un motivo, invece, per fermarli perché ritenuti inutili.
La domanda su quale dovrebbe essere l’azione dell’Europa in generale ora vede il Continente ancora diviso. Ma prevale la spinta al negoziato con la Russia, con il 41%, mentre il supporto per la riconquista dei territori occupati è al 31%. Quest’ultima posizione è maggioritaria, rispetto alla prima, in Svezia dove raccoglie il 50% dei consensi, in Portogallo, Polonia, Francia, Spagna.
Al contrario maggiormente per la trattativa sono olandesi, tedeschi, austriaci, e soprattutto rumeni, italiani, greci e ungheresi, tra cui il fronte del compromesso supera il 50%.
Questi sondaggi sono stati realizzati nel gennaio 2024 da YouGov e Data praxis