Regionali 2024: come e quando si vota in Umbria? I Candidati

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Regionali 2024: come e quando si vota in Umbria? I Candidati

Regionali 2024: ancora nessuna ufficialità sulla data della prossima tornata in Umbria ma quasi sicuramente bisognerà aspettare fino al prossimo inverno. Anche per quanto riguarda i candidati sono ben poche le certezze. Come funziona la legge elettorale? Una panoramica su quello che si sa al momento.

Regionali 2024: quando si vota in Umbria?

Regionali 2024: ancora nessuna ufficialità per quanto riguarda la data della prossima tornata, non si sa nemmeno se il voto si terrà in un’unica giornata o in due (una domenica e un lunedì). L’ultima volta che si è votato risale al 27 ottobre 2019, per questo sembra difficile un accorpamento con le prossime elezioni europee e le regionali in Piemonte che si terranno sabato 8 e domenica 9 giugno. Quindi, tutto lascia pensare che – a meno di sorprese nei prossimi mesi – il voto verrà stabilito tra novembre e dicembre 2024 ma appunto, come si scriveva, nessuna ufficialità al momento.

Candidati e sistema elettorale

Regionali 2024: poche certezze anche per quanto riguarda i candidati che correranno per l’incarico di Governatore della Regione Umbria. Da questo punto di vista, però, sembra abbastanza sicura la conferma dell’attuale Presidente Donatella Tesei (che sembra mettere d’accordo tutto il centrodestra). In attesa di capire se verrà confermato il “campo largo” che ha avuto successo in Sardegna, della partita sarà di certo anche Alternativa Popolare, formazione capitanata dal sindaco di Terni Stefano Bandecchi.

Come funziona la legge elettorale che regola il voto alle Regionali Umbria 2024. In breve, viene eletto il candidato che prende anche un solo voto in più degli altri candidati (si possono esprimere fino a due preferenze ma di genere diverso, non è previsto il voto disgiunto). L’Assemblea regionale è composta da 20 consiglieri: i seggi vengono assegnati sulla base di un sistema proporzionale (la regione costituisce un’unica circoscrizione) ma è prevista l’assegnazione di un premio di maggioranza pari al 60% dei seggi, 12 seggi alla coalizione o alla lista singola che prende più voti. I restanti 8 seggi vengono ripartiti proporzionalmente tra le liste che hanno superato il 2,5% dei voti (un seggio è riservato al secondo candidato Presidente più votato).

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