Sondaggi elettorali Swg, cresce il campo largo
Gli italiani non credono alla versione russa per l’attentato a Mosca
Probabilmente la responsabilità principale è dell’aumento dell’astensione, fatto sta che i partiti principali secondo gli ultimi sondaggi elettorali di Swg riguadagnano terreno. Tutti tranne il primo, Fratelli d’Italia, che invece torna a scendere dello 0,3% ed è ora al 26,7%.
Sia il Pd che il Movimento 5 Stelle, al contrario, guadagnano due decimali e sono rispettivamente al 20,1% e al 15,8%. Cresce della stessa grandezza anche la Lega, all’8,5%, che allontana da sé Forza Italia, che passa dal 7,7% al 7,6%.
Tra le forza più piccole sia Azione che Verdi e Sinistra sono di poco al di sopra della soglia delle europee, il 4%, posizionandosi al 4,1%, mentre Italia Viva è stabile al 3,4% e +Europa guadagna un decimale andando al 2,9%.
Le liste più piccole hanno un arretramento: Pace Terra Dignità perde lo 0,2% e va all’1,4%, mentre Democrazia Sovrana e Popolare scende dall’1,6% all’1,3%. Giù, di un decimale, anche Noi Moderati.
Sondaggi elettorali Swg, anche in Italia c’è paura di attentati
L’attentato al teatro Crocus di Mosca ha attirato l’attenzione della comunità internazionale nelle ultime settimane. Secondo gli ultimi sondaggi elettorali di Swg sono molti, il 31%, gli italiani che non sanno esprimersi sulla matrice dell’attacco, ma pochi, solo il 19%, pensano che i colpevoli siano integralisti islamici aiutati dagli ucraini, per l’8%, o dagli americani, per l’11%. Anche se in quest’ultimo caso la percentuale sale al 37% tra coloro che si collocano a destra. Al contrario il 37% ritiene siano stati solo terroristi dell’Isis e il 13% che questi siano stati sì aiutati, ma da Putin stesso.
Come spesso capita in casi simili, il timore per attentati simili arriva anche nel nostro Paese. Si dice molto o abbastanza preoccupato il 63%, comunque meno di coloro che avevano la stessa paura dopo gli attacchi di Hamas in Israele del 7 ottobre.
Maggiore è il timore per per un’escalation della guerra in Ucraina, l’81% è molto o abbastanza preoccupato che i Paesi Nato vengano direttamente coinvolti, il 93% che il conflitto duri ancora per molto, mentre il 73% addirittura che si arrivi all’uso di armi nucleari.
Questi sondaggi elettorali sono stati realizzati dal 26 al 28 marzo su 800 soggetti con metodo CAWI. Quelli sulle intenzioni di voto dal 27 marzo al 2 aprile su 1.200 persone con metodo Cati-Cami-Cawi.