Le prime parole da cavaliere della Repubblica di Domenico De Rosa (SMET)
“Queste onorificenze non si aspettano o pretendono. Semplicemente si lavora affinché si possa ambire a risultati così importanti”. Esordisce così Domenico De Rosa, il CEO di SMET, nominato questo 10 aprile come Cavaliere della Repubblica Italiana.Insignito con uno dei più alti riconoscimenti per un cittadino italiano e direttamente dalle mani del Presidente Sergio Mattarella, Domenico De Rosa ha voluto sottolineare come questa onorificenza non sia altro che “un punto di partenza da cui costruire la visione che, in SMET, abbiamo dimostrato di avere”.
Tra i maggiori meriti attribuiti a SMET c’è il grande impegno verso la ricerca di un modello sempre più evoluto e sostenibile. Una mission, che, ricorda il CEO dell’impresa, viene da lontano. “Abbiamo investito da sempre in sostenibilità – spiega De Rosa – e questo ci ha permesso di ottenere risultati importanti e propriamente avanguardisti. Questo ci ha permesso di offrire al mercato, prima ancora che si parlasse del green deal europeo, una soluzione con alta sensibilità verso la sostenibilità ambientale”.
Sostenibilità è probabilmente la parola chiave associata al futuro
“Senza i giovani non c’è futuro. Chiunque lavori nel quotidiano senza dare un occhio alle nuovi generazioni non sta compiendo la scelta giusta – rimarca il CEO di SMET -. Per quel che mi riguarda, sono impegnato nella divulgazione in prima persona, e mi confronto con le nuove, giovani menti. Il dibattito è vivace e ci arricchisce, c’è bisogno di questo scambio di vedute intergenerazionali”. L’analisi di De Rosa prosegue parlando delle oggettive condizioni materiali delle ultime due generazioni, ovvero Millennial e generazione Z.
“I giovani hanno bisogno di coraggio. Non dobbiamo dimenticare che questa è la prima generazione che vede una condizione di difficoltà maggiore rispetto a quella dei propri genitori – ricorda De Rosa – . È una condizione che non si può modificare nel breve termine ma, a partire da questa condizione di incertezza, si può creare una leva per poter fare tutto. Dall’incertezza nasce una spinta per la libertà, per poter creare il proprio futuro”.
Infine, il CEO di SMET volge lo sguardo al passato, per ritrovare quelli che sono stati gli elementi cruciali e fondamentali dello sviluppo dell’impresa non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello etico e valoriale. “Tra gli elementi fondamentali di una storia di successo ci sono le radici, l’etica e la moralità. Di questi valori ne abbiamo fatto un vero e proprio vessillo. Con questo riconoscimento possiamo dire che ci abbiamo visto giusto. Siamo una testimonianza che si può partire anche da piccoli paesi, come nel nostro caso da Roccadaspide, e si può andare nel mondo e portare esempi di una sana cultura familiare, che detta le regole anche in ambito imprenditoriale. ogni dipendente del gruppo è importante e contribuisce in modo determinante al successo e al conseguimento degli obiettivi d’impresa, indipendentemente dal ruolo”.
De Rosa conclude che “è grazie a questa visione volta al futuro e questi valori di familiarità che SMET si è proiettata sul mercato internazionale, ottenendo grandi risultati e contribuendo, a modo nostro, al progresso e a un futuro sostenibile”.