Sondaggi elettorali Swg, in ripresa il M5S
Per gli italiani c’è sempre più corruzione
Uno degli effetti dell’avvicinamento delle elezioni europee è il veloce svuotamento del bacino dei partiti più piccoli che non potranno presentarsi alle consultazioni di giugno. Ecco perché per i sondaggi elettorali di Swg le liste sotto l’1% scendono dello 0,6% all’1,8%, a vantaggio delle altre, grandi e piccole.
A crescere di più nell’ultima rilevazione è il Movimento 5 Stelle, che sale dello 0,4% al 16%, accorciando le distanze dal Pd, che, probabilmente per le difficoltà pugliesi, scende proprio della stessa percentuale, al 19,4%. Sempre all’opposizione guadagna due decimali l’Alleanza Verdi Sinistra, che risale sopra la soglia del 4%, al 4,1%. Più 0,2% anche per Azione, che è ora appena più avanti, al 4,2%. Si assesta, invece, su un 5,2% la lista Stati Uniti d’Europa, in calo dello 0,1%. Comprende, come si sa, Italia Viva e +Europa.
Nella maggioranza si registra una ripresa per Fratelli d’Italia, che aumenta di tre decimali al 27,2%, mentre gli alleati sono in calo: la Lega scende dall’8,8% all’8,6%, mentre Forza Italia e Noi Moderati dall’9,8% all’8,4%. In quest’ultimo caso è evidente come non tutti gli elettori di Noi Moderati abbiamo accettato la fusione con i forzisti in occasione delle europee.
Tra le forze minori in aumento Libertà, che sale dall’1,5% all’1,9% e Pace Terra Dignità, in aumento dall’1,6% all’1,8%. Ferma, invece, all’1,4% Democrazia Sovrana e Popolare.
Sondaggi elettorali Swg, per il 57% gli italiani sono corruttibili
In quest’ultima rilevazione i sondaggi elettorali di Swg si occupano anche di un tema in realtà sempreverde, ovvero la corruzione. Per gli italiani i proprio connazionali sono corruttibili, accetterebbero di farsi corrompere per arricchirsi. La pensa così il 57%, poco più che nel 2019 e poco meno che nel 2014.
Solo il 16% è in disaccordo con questa percezione, mentre il 18% non si pronuncia, non è né d’accordo né in disaccordo.
Come è facile immaginare la forma di corruzione ritenuta più grave, dal 47%, è quella che include accordi con le mafie, mentre per il 24% è il pagamento di tangenti per ottenere favori e appalti. A distanza vengono la compravendita di voti, la ricezione di fondi dall’estero, l’assegnazione indebita di ruoli di rilievo.
Dato forse più importante, per gli italiani la corruzione negli ultimi 30 anni è aumentata, lo sostiene il 66%, il 36% dei quali ritiene sia cresciuta in modo sostanziale. Solo per il 20% è diminuita.
I più pessimisti, con l’80%, sono gli elettori di Pd e M5S, mentre tra quelli della Lega solo il 43% ritiene che ci sia stato un aumento.
Questi sondaggi elettorali sono stati realizzati tra il 10 e il 15 aprile con metodo Cati-Cami-Cawi su 1.200 soggetti.