Tassi di interesse: primo taglio Bce. Quanto scende il mutuo?
La Bce ha scelto di procedere con il primo taglio dei tassi di interesse dopo una stagione contrassegnata da ben 9 rialzi consecutivi. Cosa cambia dopo l’inversione di tendenza? Quali sono, in particolare, le conseguenze attese sul fronte dei mutui? Uno sguardo alle prospettive su questo versante.
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Tassi di interesse: arriva il primo taglio da parte della Bce
Dopo una lunga stagione di dura politica anti-inflazione, contrassegnata da ben 9 rialzi consecutivi (sono arrivati al 4,5%), la Bce ha finalmente scelto di tagliare i tassi di interesse. Si tratta di una vera e propria svolta anche se per il momento si parla di una riduzione abbastanza lieve. 25 punti base (ora 4,25%): nonostante l’inflazione nell’Eurozona abbia raggiunto a maggio l’incoraggiante 2,6%.
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Nel corso del 2024 dovrebbero comunque arrivare altri due tagli. Dunque, il taglio nel complesso dovrebbe toccare i 75 punti base quest’anno. Ancora lunga la strada verso l’avvio di una nuova fase espansiva per l’economia europea, insomma. D’altra parte, la mossa era attesa da tempo per gli effetti che avrà su tutto il settore dell’accesso al credito e, in particolare, sul costo dei mutui (soprattutto quelli a tasso variabile).
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Quanto scende la rata del mutuo?
In poche parole, il taglio di 25 punti base dei tassi di interesse avrà ripercussioni immediate sul costo dei mutui a tasso variabile. Ripercussioni immediate sulla rata di questo genere di piani di ammortamento (considerando anche che molte banche avevano già cominciato ad abbassare i tassi anticipando la mossa della Bce). Secondo le stime che circolavano a margine dell’ultimo summit della Bce, con un taglio di 25 punti base, i mutuatari dovrebbero vedersi ridurre la rata per un importo oscillante a seconda dei casi tra 13,50 euro e 27 euro.
Niente di entusiasmante per il momento ma si parla comunque del primo passo di un processo che gradualmente dovrebbe riportare le rate a livelli “normali”. Considerando tagli pari a 75 punti base nel corso del 24, infatti, ci si può attendere un calo della rata mensile di ulteriori 40 euro circa. Se poi i tagli proseguiranno a questo ritmo, entro la metà del 2025 la rata mensile dovrebbe abbassarsi mediamente di altri 55 euro.
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