Elezioni europee, l’astensione colpisce donne e ceti bassi

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La maggioranza è debole tra i giovani e forte tra gli operai

Una delle novità maggiori di queste ultime elezioni europee è stata la l’astensione, per la prima volta superiore al 50% in un’elezione nazionale. Ma chi si è astenuto maggiormente in queste consultazioni? Secondo Swg un po’ tutte le categorie hanno disertato in massa le urne, ma in particolare le donne. Ben il 59% di loro non è andata a votare, contro il 48% del 2019, e si allarga lo scarto tra queste e la media nazionale, che include anche astensionisti e schede bianche. Allora era del 2%, oggi del 6%.

Ancora più marcato il distacco dei ceti bassi, che in parte spiega anche l’insuccesso del Movimento 5 Stelle. Nel loro caso l’astensione sale dal 45% al 58%, mentre aumenta meno tra i giovani, tra cui era già alta, e va dal 51% al 56%. Molto più assidui alle urne, poi, i lavoratori autonomi, tra loro ha rinunciato a votare solo il 41%.

Elezioni europee, il 39% degli operai vota Fratelli d’Italia

Per il centrodestra queste elezioni europee sono andate molto bene, cosa non scontata per chi governa da più di un anno e mezzo. Ma tra gli operai è stato un trionfo. Tra di loro secondo Swg è al 59%, grazie al 39% di Fratelli d’Italia, che ha il 10% in più della media nazionale. Al contrario va male il Pd, solo al 16%, e, in proporzione, ancora di più l’Alleanza Verdi Sinistra, che si avvicina al 7% a livello complessivo, ma non va oltre il 3% tra gli operai. Maggiore della media, invece, l’appeal del M5S, al 13%.

Dove la maggioranza se la cava male alle elezioni europee è tra i giovani. Tra gli under 35 è solo al 38% soprattutto a causa della bassa attrattività di Fratelli d’Italia, che prende tra di essi il 21%, l’8% in meno della media. Male anche la Lega, al 6%, mentre Forza Italia arriva all’11%. Ad avere proporzionalmente più successo tra i giovani non è più, come in precedenti elezioni, il Movimento 5 Stelle, che ottiene il 10% come a livello nazionale, ma Verdi e Sinistra, che giunge all’11%, ben il 4% in più della media. Bene anche Azione, con il 6%, mentre il Pd e Stati Uniti d’Europa prendono un punto in più di quanto prendono nel complesso.

Questi sondaggi sono stati effettuati tra il 23 maggio e il 9 giugno su 8000 elettori