I flussi di voto, il 35% dei pentastellati si è astenuto
Avs ha assorbito molti voti di +Europa, M5S e Pd
Come in ogni consultazione anche nelle ultime elezioni europee sono i flussi di voto a decidere i vincitori e i perdenti. Vince chi è riuscito a prendere elettori agli altri partiti perdendone meno verso gli avversari oppure l’astensione. Quest’ultima, in particolare è sul banco degli imputati per la sconfitta più cocente, quella del Movimento 5 Stelle.
Secondo Swg ben il 35% dei suoi elettori del 2022 è rimasto a casa. Solo il 40% ha confermato la preferenza per la formazione, mentre il 13% ha scelto il centrosinistra, per esempio in Puglia dove c’è stato un exploit del Pd, e il 6% il centrodestra, magari in Sicilia, dove è stata Forza Italia a essere premiata.
Gli altri sconfitti sono i partiti di centro. Solo il 47% di chi aveva scelto Azione/Italia Viva due anni fa ha scelto Azione o Stati Uniti d’Europa. Se il 30% si è astenuto il 13% ha preferito il Pd e il 10% un partito di centrodestra. Anche +Europa, che nel 2022 era da sola, ha visto un’emorragia: il 37% ha preferito Avs, che ha attirato il voto di molti giovani.
Flussi di voto, da dove viene il consenso per i vincitori
Parliamo allora proprio dell’Alleanza Verdi Sinistra, uno dei vincitori delle elezioni. Secondo Opinio il 20,5% dei suoi elettori viene dal Pd e ben l’11% da +Europa, un altro 11%, ancora, dal M5S e solo il 34,5% da chi aveva già votato il partito alle politiche.
È riuscito ad aggregare elettori progressisti che erano stati delusi dai partiti precedentemente votati e alla ricerca, forse, di un messaggio più netto.
Il Pd è riuscito soprattutto a conservare il voto dei simpatizzanti più degli altri, per questo cresce, ma ha comunque ricevuto il consenso di diversi elettori del M5S, il 6,5% dei propri voti viene da qui.
Simili i flussi di voto per Fratelli d’Italia: il 71% del consenso proviene da quanti avevano già scelto il partito di Giorgia Meloni, ma il 16,5% è giunto dagli altri due alleati di centrodestra, Lega e Forza Italia.