Sondaggi TP: Forza Italia sale sul podio e scalza M5S
Sondaggi politici ed elettorali TP: Forza Italia sale sul podio e scalza M5S
Dopo qualche settimana, torniamo con il nostro consueto sondaggio settimanale (il primo, dopo il voto dell’8 e 9 giugno). Focus sui risultati delle elezioni europee e sulle motivazioni che hanno spinto gli elettori a decantarsi per l’uno o per l’altro partito (o candidato). Cominciamo da chi, secondo il campione, ne esce vincitore e chi, invece, sconfitto.
Sondaggi politici ed elettorali TP: M5S vero sconfitto per oltre una persona su due. E “Giorgia” vince
Allora, chi ha perso per davvero a queste elezioni europee? Chi ne esce maggiormente ridimensionato? Secondo la gran parte del campione (il 52,8%), è il partito guidato da Giuseppe Conte. Una differenza molto marcata tra intenzioni di voto (che davano il M5S sempre tra il 13,5 e il 15%) e i risultati realmente ottenuti (poco al di sotto del 10%). C’è anche una buona parte di persone (quasi un terzo dei votanti) che vede nei partiti di centro i veri sconfitti di questa tornata elettorale, considerando che né Azione né Stati Uniti d’Europa raggiunge il fatidico 4% necessario per portare almeno un candidato a Bruxelles. Infine, una parte minoritaria (11,1%) crede che il partito di Salvini sia quello che ne esce peggio, considerando il sorpasso operato da Forza italia (e con la partecipazione attiva di Noi Moderati). La Lega non è scesa al di sotto del 9% ma, nonostante il mezzo milione di preferenze su Vannacci, non è riuscita ad evitare lo scavalcamento degli alleati guidati da Antonio Tajani.
Le elezioni europee in 10 punti: commenti al voto
Se per Conte, Renzi, Calenda e Salvini ci sarà da fare l’analisi della sconfitta, dall’altro lato c’è Giorgia (leader assoluta in preferenze, con circa 2.5 milioni di voti personali) che può sicuramente festeggiare. Per quasi una persona su due (47,2%) è Fratelli d’Italia il partito vincitore di queste elezioni. Nonostante i quasi due anni di Governo, la popolarità del primo partito d’Italia gode di ottima salute e, anzi, si rilancia nuovamente verso la soglia del 30%. A seguire, per un 21,2% di elettori il vero vincitore è il Partito Democratico a guida Schlein, che stacca in maniera inappellabile il M5S e si consolida come principale partito d’opposizione. C’è un 13,2% che, invece, vede nell’exploit di AvS la vera sorpresa di queste elezioni. Con un risultato ben al di sopra delle aspettative, il tandem Bonelli-Fratoianni sembra candidarsi a pieno titolo come terzo elemento chiave del campo largo e della coalizione progressista.
Infine, c’è un 12,8% che crede che non abbia vinto nessuno (forse considerata l’astensione record superiore al 50%) e appena un 2% che vede la vittoria di Forza Italia (che compie il sorpasso ai danni della Lega).
Risultati Europee 2024: lo spiegone partito per partito
Sondaggi TP, risultati elezioni europee: per chi e per cosa si è votato
Dopo aver visto chi vince e chi perde secondo il nostro campione, chiediamo anche quale sia stato il tema più importante per indirizzare il proprio voto e quale sia stata la motivazione principale del proprio voto.
Partendo dai temi, si è confermata al primo posto, come avevamo già segnalato nell’ultimo sondaggio pre-elettorale, la lotta alla precarietà e ai salari troppo bassi. Quasi un elettore su cinque vede invece nella traiettoria della politica comunitaria (espansione o contrazione delle competenze UE) il tema chiave. In questo caso, c’è una spaccatura perfetta (10,1% per chi vorrebbe maggiori competenze UE; 10,1% per chi vorrebbe un ritorno a una maggior sovranità nazionale). Discorso simile per le politiche ambientali. Questo è il tema cardine per quasi una persona su dieci e anche qui c’è una spaccatura netta (4,9% di persone contrarie a politiche ambientali e 4,8% di chi è a favore).
Tra gli altri temi troviamo lo stop all’invio di armi all’Ucraina (9,0%), le politiche contro l’immigrazione incontrollata (7,7%), l’aumento delle risorse per la Sanità e per l’Istruzione (6,5%), l’opposizione agli eccessi della cultura progressista come teoria gender e cancel culture (5,9%). Completano il quadro dal fronte economico le misure per la crescita economica (5,4%) e la lotta all’inflazione (4,2%).
Infine, vediamo che per queste elezioni europee in quasi due casi su tre ha contato più la persona che il programma. La motivazione principale per esprimere il proprio voto è stata la fiducia riposta nel leader del partito (32,6%) o nel candidato che ispirava maggior fiducia (31,4%). Un risultato notevole ed estremamente interessante. Un 15,2% ha cercato di esprimere un voto utile. Solo il 9,4% ha espresso il proprio voto per la fiducia nel partito in sé e un 11,4% per il programma politico europeo ritenuto migliore.
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Sondaggi elettorali TP: Forza Italia sale sul podio e scalza M5S. AvS supera il 7%
Passiamo ora alle intenzioni di voto, con la prima rilevazione post-elettorale. E subito, si vede un ulteriore cambio di equilibri, con Forza Italia (9,8%) che supera il Movimento 5 Stelle (9,6%). Si è creato, per adesso, un solco estremamente importante tra le prime due forze politiche del Paese e il resto dei partiti italiani. FDI prende il volo e va al 29,4%, mentre il Partito Democratico tocca il 24,4%. Poi, la Lega si ferma all’8,6% che vede, nello specchietto retrovisore (seppur ancora lontano) l’Alleanza Verdi-Sinistra. La compagine di Fratoianni e Bonelli arriva addirittura al 7,1%.
Passando ai partiti che non hanno ottenuto rappresentanza al Parlamento Europeo, troviamo Azione al 3,2% e Italia Viva (Renzi) e Pace Terra Dignità (Santoro) appaiati al 2%. +Europa di Emma Bonino si ferma poco sotto, all’1,6%. L’opzione “Libertà” di Cateno De Luca ottiene l’1%, mentre Alternativa Popolare del sindaco di Terni Stefano Bandecchi si ferma allo 0,2%.
Sondaggi politici ed elettorali TP: fiducia in Giorgia Meloni torna a salire
E dopo queste elezioni europee e considerato il buon risultato ottenuto da FDI, la fiducia in Giorgia Meloni è tornata a salire. Attualmente tra chi ha molta o abbastanza fiducia nella premier si arriva al 42,1%. Giudizio estremamente negativo per il 46,2% del campione, a cui si aggiunge un 11,4% di chi ripone poca fiducia nel capo di Governo.
Nota metodologica: sondaggio realizzato con metodo CAWI, 3.500 interviste raccolte tra l’11 e il 13 giugno 2024
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