Dopo le europee, che direzione per la transizione energetica?
Dopo le europee, che direzione per la transizione energetica?
Le elezioni europee sono alle spalle e, anche per i prossimi cinque anni, si dovrebbe confermare una maggioranza conformata da popolari, socialisti e riformisti. Inizia un nuovo corso e, tra i temi più rilevanti per questo nuovo lustro, si annovera la transizione ecologica. Tra i cavalli di battaglia della “maggioranza Ursula”, le politiche volte a favorire una transizione all’elettrico e ad un modello produttivo maggiormente sostenibile sono state anche tra le più criticate, nel merito, da una platea trasversale, al di là del colore politico. Tra i protagonisti italiani del dibattito sulle politiche di transizione energetica ed economia sostenibile c’è il Cavaliere Domenico De Rosa, CEO di SMET.
“Questa Europa non può andare avanti così per altri cinque anni, al di là della continuità della maggioranza parlamentare e di chi andrà a presiedere la Commissione Europea – sostiene il Cav. De Rosa -. I valori portati avanti dalle politiche comunitarie sulla tutela dell’ambiente non sono affatto sbagliati, tutt’altro. Sono valori importanti e da salvaguardare. Tuttavia – specifica – le azioni messe in campo e gli obiettivi preposti, però, sono basati su ideologie, senza un reale radicamento nella realtà”.
Per il CEO di SMET ci sono alcuni dati incontrovertibili da cui partire. “La fiducia nelle Istituzioni europee, e in generale nella politica, vacilla sempre di più. Lo vediamo dal trend negativo sulla partecipazione a queste europee, che da noi in Italia è rimasta per la prima volta al di sotto del 50%, e non è che vada tanto meglio negli altri Paesi dell’Unione”.
Per il Cav. De Rosa “Si necessita un cambio di passo concreto, fattibile. Le politiche tanto comunitarie come nazionali devono rispondere alle esigenze dei cittadini e far fronte alle esigenze del tessuto produttivo. Parlando di ciò che mi compete, le politiche ambientaliste e gli obiettivi posti nel breve periodo sono fortemente lesivi. E attenzione: non ledono solo all’imprenditore ma anche al cittadino comune, che deve far fronte a spese sempre maggiori per via dell’aumento dei costi energetici e logistici”.
L’auspicio del Cav. De Rosa è che “tanto in Parlamento come in Commissione, si riesca finalmente a prendere decisioni con dati alla mano e invertire la rotta dove necessario. Oltre all’elettrico, ci sono altre soluzioni tecnologiche ben più interessanti per poter andare verso una transizione sostenibile tanto dal punto di vista ambientale come economico. Per esempio – specifica il Cav. De Rosa – si parla troppo poco dei motori endotermici di ultima generazione. Oltre a ciò che può fare l’Europa, dobbiamo ricordarci sempre l’impatto reale delle emissioni dell’Unione rispetto al resto del mondo. In definitiva – chiosa il Cav. De Rosa – c’è da ritrovare dei rapporti di oggettività”.
Il CEO di SMET conclude affermando che “Solo basandosi sui dati si possono prendere decisioni razionali e realmente utili. E questa è la via maestra per ristabilire quel patto di fiducia, attualmente compromesso, tra cittadini e Istituzioni”.