I pentastellati vogliono ancora Conte come proprio leader
I primi sondaggi elettorali dopo le elezioni europee un po’ a sorpresa non mostrano una prosecuzione delle tendenze emerse nel voto dell’8 e 9 giugno. Non tutti i partiti che hanno messo a segno importanti progressi continuano a crescere, come spesso succede per il fenomeno del bandwagon. Non i primi due, Pd e Fratelli d’Italia. Quello di Giorgia Meloni scende di due decimali rispetto al dato delle europee, andando al 28,6%, mentre quello di Elly Schlein di tre, ed è al 23,8%.
Probabilmente questi numeri sono dovuti al fatto che se si votasse per le politiche secondo Swg l’astensione sarebbe molto minore di quella di 10 giorni fa, del 31%. Di conseguenza alcuni di coloro che alle europee si sono astenuti sceglierebbero altri partiti. Non il Movimento 5 Stelle, comunque, che scende sotto il 10%, al 9,7%, perdendo un ulteriore 0,3%.
Bene, invece, Forza Italia, che da sola prenderebbe il 9%, cui è da aggiungere l’1% di Noi Moderati. Insieme sarebbero al 10%, lo 0,4% in più che alle ultime elezioni. Giù, invece, la Lega, che cala all’8,8%, -0,2% rispetto all’8-9 giugno.
Continua la salita di Verdi e Sinistra, che alle europee hanno sorpreso e ora guadagnano due decimali portandosi al 6,9%. Un po’ sorprendente è anche il recupero di Azione, che nonostante la sconfitta recupera uno 0,3% e va al 3,6%. Molto ridimensionate, invece, Italia Viva e +Europa, non più unite e rispettivamente all’1,% e al 2,1%.
Sono entrambi superati da Pace Terra Dignità, in ascesa al 2,3%, mentre Libertà è all’1,1% e le altre liste minori all’1,3%
Sondaggi elettorali Swg, gli elettori di centrodestra soddisfatti dell’esito delle europee
Solo il 38% degli italiani ha accolto positivamente i risultati delle elezioni europee secondo i sondaggi elettorali di Swg. Rientra probabilmente in questa statistica anche l’opinione dei tanti astenuti. I più soddisfatti sono gli elettori di Fratelli d’Italia, mentre a pensarla allo stesso modo sono il 71% di quelli di Forza Italia e il 68% dei quelli della Lega.
Molto o abbastanza soddisfatti anche il 59% di chi ha votato Pd, ma solo il 27% degli elettori di Avs, nonostante l’ottimo risultato della loro lista. Sono probabilmente delusi dalla crescita complessiva del centrodestra. Meno sorprendente è la contrarietà, invece dei pentastellati: solo il 19% ha accolto con favore i risultati.
Eppure solo il 7% di questi ultimi pensa che Giuseppe Conte debba dimettersi da leader del partito. Ben l’84% ritiene che debba rimanere alla guida del Movimento 5 Stelle e uno sparuto 9% non si esprime.
Naturalmente, però, questa è l’opinione di chi ha votato il partito l’8 e 9 giugno, che è una piccola parte dei sostenitori originari del movimento, gran parte dei quali si è astenuta o ha preferito altre formazioni politiche. E forse questi ultimi hanno un’idea diversa sulla leadership del loro ex partito.
Questi sondaggi elettorali sono stati realizzati tra il 12 e il 17 giugno su un campione di 1.200 persone con metodo Cati-Cami-Cawi