Ballottaggi 2024: come sono andati a finire? Dati definitivi

Pubblicato il 25 Giugno 2024 alle 12:16
Aggiornato il: 27 Giugno 2024 alle 10:42
Autore: Guglielmo Sano
Ballottaggi 2024

Ballottaggi 2024: come sono andati a finire? Dati definitivi

Ballottaggi 2024: come sono andati a finire? Poche sorprese dal secondo turno della recente tornata di amministrative. Al voto ben 29 capoluoghi: il centrosinistra fa leggermente meglio del centrodestra. Il Movimento 5 Stelle affonda. Una panoramica veloce dei risultati.

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Ballottaggi 2024: come sono andati a finire?

Ballottaggi 2024: come sono andati a finire? Poche sorprese rispetto alle sensazioni della vigilia. Ci sono comunque alcuni dati da segnalare rispetto al secondo turno della recente tornata di amministrative. il centrosinistra vince in tutti e 6 i capoluoghi di regione chiamati alle urne.

Tuttavia, considerando il complesso dei 29 capoluoghi coinvolti dal voto, non ha guadagnato che un lieve “vantaggio” sul centrodestra. Il centrosinistra ne amministrava 13: ora ne amministrerà 17. Il centrodestra da 12 passa a 10. E l’M5S? Un altro boccone amaro per il partito di Conte dopo il deludente risultato alle Europee. Il Movimento, infatti, ha perso entrambe le città che amministrava: Campobasso e Caltanissetta. La prima è andata al centrosinistra, la seconda al centrodestra.

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Soddisfatti sia centrodestra che centrosinistra?

Ballottaggi 2024: insomma, Dem e alleati mantengono tutte le città più importanti. Innanzitutto, Firenze e Bari: dove il risultato in ogni caso appariva abbastanza scontato già alla vigilia nonostante le divisioni interne allo schieramento in entrambi i comuni. Inoltre, grazie alla coalizione con pentastellati e centristi, il centrosinistra si riprende Perugia e sottrae al centrodestra Potenza (oltre a Campobasso, come si scriveva, precedentemente amministrata dal Movimento 5 Stelle). D’altra parte, anche il centrodestra può sorridere per la vittoria di capoluoghi non secondari come Lecce, Rovigo e Vercelli.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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