Sondaggi TP: italiani preferiscono la governabilità alla rappresentatività

Pubblicato il 12 Luglio 2024 alle 08:30 Autore: Alessandro Faggiano
Sondaggi TP 12 luglio 2024 sistema elettorale inglese e collegi uninominali

Sondaggi TP: italiani preferiscono la governabilità alla rappresentatività

Torniamo con il nostro sondaggio settimanale legato alle principali notizie di politica interna ed estera. Continua il lungo periodo elettorale, con buona parte dei cittadini europei chiamati alle urne sia per le elezioni comunitarie sia per tornate nazionali. Le più recenti sono quelle nel Regno Unito e in Francia. In UK i labour tornano al governo dopo una lunghissima assenza. In Francia, invece, il secondo turno ha portato a risultati sorprendenti: vince la sinistra ma non c’è una maggioranza chiara all’orizzonte. Approfittiamo di queste due elezioni per parlare dei rispettivi sistemi elettorali e, infine, parliamo delle implicazioni del nuovo gruppo europeo dei Patrioti in cui si incontrano Salvini e Le Pen.

Sondaggi TP: che futuro si prospetta per la Francia

Partiamo dai cugini d’oltralpe e dagli scenari futuri. Nonostante la vittoria (a sorpresa) della grande coalizione di sinistra, le implicazioni sul prossimo esecutivo sono tutt’altro che scontate ed è difficile prevedere cosa accadrà. Secondo un 34,1% degli italiani, alla fine si arriverà ad un governo di compromesso che non differirà molto da quello precedente e le cose cambieranno ben poco. Per un altro 37% invece la Francia andrà incontro ad una forte fase di instabilità in cui potrebbero succedersi governi deboli e situazioni sociali sempre più incandescenti.

C’è poi un 21,3% che ritiene che, alla fine, governerà la sinistra (o il centrosinistra) e che questo migliorerà le condizioni di vita dei francesi. Sono molto pochi – appena il 5,1% – quelli che credono che ci sarà un governo stabile ma che peggiorerà economia, redditi e sicurezza.

Sondaggi TP 12 luglio 2024 il futuro della Francia dopo le Legislative
Sondaggi TP 12 luglio 2024 il futuro della Francia dopo le Legislative

Rimanendo in Francia, passiamo al sistema elettorale, che tanto ha fatto discutere. Ancora una volta, dopo un eccellente primo turno e i favori del pronostico, la destra guidata da Marine Le Pen rallenta sul più bello. Pur rimanendo la prima forza del Paese per numero di voti, avrà comunque meno deputati di Macron e di un Fronte Popolare teoricamente unito. Abbiamo chiesto, allora, un giudizio sul doppio turno alla francese. Questa domanda, poi, si ricollegherà alla successiva riguardante il sistema elettorale britannico.

Il doppio turno alla francese genera un certo dibattito. La risposta più gettonata è tuttavia positiva, con quasi il 40% del campione che lo approva in quanto “non solo consente di scegliere il partito preferito, ma anche di escludere, al ballottaggio, quello più indesiderato”. Una percentuale molto più risicata (6,7%) lo ritiene un buon sistema ma poco viabile per il caso italiano, considerato l’abbassamento della partecipazione al secondo turno.

Dall’altra parte, tra i contrari, c’è un 23,9% che ritiene che questo sistema distorca troppo le intenzioni degli elettori e ci sia eccessiva disparità tra il voto percentuale e i seggi ottenuti. Un numero molto simile di rispondenti (23,3%) crede che tale sistema sia fatto e impostato per impedire che le cose cambino davvero ed esprime, così, un giudizio negativo.

Se il sistema francese divide in parti pressoché uguali sostenitori e contrari, le cose cambiano per il modello britannico.

Sondaggi TP 12 luglio 2024 doppio turno alla francese
Sondaggi TP 12 luglio 2024 doppio turno alla francese

In UK, i labour tornano al governo grazie al 33,8% dei consensi. Un bel dato ma che, commisurato al numero di seggi ottenuti (una maggioranza parlamentare schiacciante) mostra i fortissimi effetti maggioritari dell’uninominale.

Ebbene, ci sono molti più favorevoli che contrari a questo sistema. Il 31,1% lo ritiene un sistema meno rappresentativo del proporzionale, ma che ha il grande pregio di dare maggior governabilità. È la risposta più gettonata, a cui segue quella per cui si tratti di un sistema giusto: “si vota il singolo candidato e nella maggioranza dei collegi quello laburista ha avuto più voti degli altri e ha diritto a sedere in Parlamento” (26,7%). Quasi il 58%, quindi, approva il sistema.

Dall’altra parte, c’è solo poco più di un 30% che non gradisce questo sistema. Un 19,9% non lo considera un sistema elettorale equo e andrebbe inserito un correttivo proporzionale, nonostante trovi utile il sistema dei collegi uninominali. C’è, infine, un 12,2% che lo disapprova del tutto trattandosi di un sistema non democratico, in quanto “governa chi non ha realmente la maggioranza degli elettori e lo trovo inammissibile”.

Per concludere, c’è anche un 10% di intervistati che non sanno o preferiscono non rispondere. Nel complesso, però, si nota un grande apprezzamento nei confronti di un sistema che garantisce maggior governabilità a discapito della rappresentatività.

Sondaggi TP 12 luglio 2024 sistema elettorale inglese e collegi uninominali
Sondaggi TP 12 luglio 2024 sistema elettorale inglese e collegi uninominali

Sondaggi TP: i Patrioti, la Lega e il gioco delle parti

Prima di passare alle intenzioni di voto e alla fiducia nel premier, chiediamo a tutti gli intervistati cosa ne pensino del nuovo gruppo europeo dei Patrioti nel quale è entrato Matteo Salvini (insieme a Le Pen) e confermando la divisione – in terreno comunitario – dalla posizione di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia, nell’orbita dei Conservatori.

Secondo quasi il 40% ciò non creerà conflitti e si tratta di un semplice gioco delle parti, in quanto Meloni e Salvini coprono segmenti diversi dell’elettorato per avere più voti, ma che alla fine per convenienza non si separeranno mai. Commento simile per un altro 22,1% che crede che, anzi, abbiano sempre avuto posizionamenti diversi, ma che questi non abbiano influenza in Italia e non ne avranno in futuro.

Dall’altra parte, vediamo quasi un quarto del campione (24,7%) che sostiene che Meloni abbia effettivamente assunto una posizione più moderata, istituzionale e anti-russa, mentre Salvini abbia deciso di schierarsi definitivamente con putiniani e anti-UE. Un ragionamento simile per il 10,7% dei rispondenti, che però, usano altri termini, ritenendo che Meloni sia “scesa a compromessi con il sistema di potere europeo e tradendo, a differenza di Salvini, gli ideali di chi contesta i diktat di Bruxelles”.

La maggioranza degli italiani, in definitiva, crede poco ad eventuali tensioni generate dall’appartenenza a due famiglie europee diverse.

Sondaggi TP 12 luglio 2024 la Lega e il nuovo eurogruppo dei Patrioti
Sondaggi TP 12 luglio 2024 la Lega e il nuovo eurogruppo dei Patrioti

Sondaggi politici ed elettorali TP:

Vediamo l’andamento delle intenzioni di voto e come cambiano rispetto alla scorsa settimana. Dopo le forti fluttuazioni post-europee, si è entrati in una fase di relativa calma, con variazioni poco sostanziali. Il Movimento 5 Stelle supera di nuovo FI+Noi Moderati ma le due forze rimangono praticamente appaiate. AVS torna a scendere solo il 7%. Nelle retrovie, Renzi non riesce ad effettuare il contro-sorpasso ai danni di Michele Santoro (entrambi guadagnano un +0,1%).

Chiudiamo, infine, con la fiducia in Giorgia Meloni. Dopo una piccola ripresa post-elezioni, il gradimento per la leader di Fratelli d’Italia continua a calare, seppur in maniera poco marcata.

Sondaggi TP 12 luglio 2024 fiducia in Giorgia Meloni
Sondaggi TP 12 luglio 2024 fiducia in Giorgia Meloni

Nota metodologica: sondaggio realizzato con metodo CAWI, 3.000 interviste raccolte tra il 9 e l’11 luglio 2024.

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L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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