Nuova rottamazione cartelle: quando potrebbe partire? Le ipotesi

Pubblicato il 12 Luglio 2024 alle 17:29
Aggiornato il: 15 Luglio 2024 alle 18:13
Autore: Guglielmo Sano
Nuova rottamazione cartelle: quando potrebbe partire? Le ipotesi

Nuova rottamazione cartelle: quando potrebbe partire? Le ipotesi

Nuova rottamazione cartelle: secondo alcune indiscrezioni raccolte dalla stampa specializzata il Governo Meloni starebbe valutando la possibilità di avviare un’altra sanatoria fiscale. Servirebbe a recuperare risorse che ci si attendeva arrivassero con la quarta edizione. Quando potrebbe partire la rottamazione quinquies? A chi dovrebbe essere rivolta? Una panoramica delle ipotesi che circolano al momento.

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Nuova rottamazione cartelle: ipotesi quinta edizione?

Nuova rottamazione cartelle: anche se la quarta edizione di fatto è ancora in corso, il Governo Meloni già adesso starebbe pensando a farne partire al più presto una nuova edizione. La rottamazione quater (che si riferisce ai debiti contratti con il fisco tra gennaio 2000 e giugno 2022), infatti, non avrebbe portato il tesoretto di risorse preventivato dal Ministero Dell’Economia. Non scendendo troppo nel dettaglio si può dire che solo la metà degli aderenti sta seguendo il piano di regolarizzazione.

Diametralmente, appare chiaro che l’altra metà è decaduta dal programma di ripianamento. Basta saltare il versamento di una rata. Tuttavia, si sono avvicendate due diverse proroghe alle scadenze (in sostanza, delle deroghe alla regola), una a dicembre e una a marzo. Insomma, a conti fatti mancano all’appello circa 100 dei 300 milioni che ci si attendeva rientrassero nelle casse dell’erario grazie alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali.

Quando potrebbe partire e a chi sarebbe rivolta?

Nuova rottamazione cartelle: questo, secondo le indiscrezioni raccolte negli ultimi giorni dalla stampa specializzata, il motivo per cui l’esecutivo starebbe valutando la possibilità di far partire al più presto, appunto, una rottamazione quinquies. Quindi, obiettivo prioritario recuperare almeno i 100 milioni di gettito che mancano all’appello. Per raggiungerlo, d’altra parte, forse basterebbe riaprire i termini della rottamazione quater. In pratica, permettere il rientro dei decaduti.

In alternativa, si potrebbe aprire anche a chi non è riuscito a presentare domanda entro il 30 giugno 2023. Prima opzione allora, un’ulteriore proroga al piano in corso. Seconda, nuova rottamazione dedicata anche a chi ha debiti contratti successivamente a giugno 2022. Tempistiche? La prima ipotesi potrebbe richiedere meno tempo della seconda ma, in ogni caso, la situazione sembra destinata a rimanere bloccata da questo punto di vista almeno fino alla fine dell’anno.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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