Pausa estiva Fisco: data inizio e come funziona. Quanto dura?

Pubblicato il 15 Luglio 2024 alle 18:14
Aggiornato il: 18 Luglio 2024 alle 12:59
Autore: Guglielmo Sano
Pausa estiva Fisco

Pausa estiva Fisco: data inizio e come funziona. Quanto dura?

Pausa estiva Fisco: la bella stagione è arrivata e anche l’Agenzia delle Entrate rallenta il ritmo. Ad agosto, come a dicembre, a parte alcune particolari eccezioni, vengono interrotte le comunicazioni tributarie. Da quando a quando dura lo stop? Per quali tipi di adempimenti scatta l’indifferibilità? Una panoramica delle informazioni fondamentali sull’argomento.

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Pausa estiva Fisco: data inizio e come funziona

Pausa estiva Fisco: la bella stagione è arrivata e ormai sta raggiungendo il culmine. Allora anche l’Agenzia delle Entrate, in un certo senso, va in vacanza: come per il periodo natalizio, anche ad agosto, infatti, è previsto lo stop all’invio di comunicazioni tributarie. Nello specifico, a partire dal primo agosto di ciascun anno viene previsto lo stop all’invio di comunicazioni (a meno che le stesse non siano già state elaborate ed emesse) che riguardano: esiti di controlli automatizzati sulle dichiarazioni dei redditi; esiti di liquidazioni delle imposte sui redditi assoggettati a tassazione separata; lettere di compliance (inviti ad adempimento spontaneo).

D’altra parte, gli stessi atti possono essere inviati anche durante la pausa estiva se si determinano condizioni di indifferibilità e urgenza come prossimità dei termini di prescrizione o decadenza, contestuale inoltro di notizia di reato o di atti destinati a soggetti sottoposti a procedure concorsuali.

Quanto dura?

Pausa estiva Fisco: sulla scia della sospensione natalizia – che dura dall’1 al 31 dicembre – quella di agosto parte giorno 1 e dura fino a giorno 31. Da precisare a questo punto che, in parallelo allo stop delle già menzionate, comunicazioni tributarie nel periodo che va dal primo agosto al 4 settembre di ciascun anno è sospeso il termine di 30 giorni previsto per il pagamento di somme dovute sia a seguito di controllo automatizzato sia a seguito di controllo formale delle dichiarazioni. Stessa cosa per le somme derivanti dalla liquidazione delle imposte sui redditi assoggettati a tassazione separata.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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