Cosa significa la nuova legislazione italiana per i casinò?
L’industria del gioco d’azzardo in Italia, sta vivendo una trasformazione significativa con una revisione della normativa in materia, già approvata dal Consiglio dei Ministri. L’Italia vanta di essere il secondo mercato più grande d’Europa per quanto riguarda il gioco d’azzardo e per questo motivo, gli occhi di operatori e fornitori sono sempre vigili rispetto al cambio di normativa.
La nuova normativa per il gioco d’azzardo
Le ultime modifiche legislative in tema gioco d’azzardo sono state progettate per aggiornare il quadro giuridico esistente e migliorarne la trasparenza garantendo una maggiore tutela dei consumatori. Proprio la recente riforma sul gioco d’azzardo ha introdotto una serie di misure che riguardano anche il regime per la concessione di nuove licenze. Questa è una tra le novità più rilevanti perché, di fatto, obbliga gli operatori ad ottenerle per operare legalmente nel mercato nazionale. Nonostante la prassi sia più rigorosa, si è tentato comunque di semplificarla. Questi cambiamenti sono stati necessari a proporre questo mercato ad un numero inferiore di attori ma più forti, proprio per tentare di massimizzare le tasse. Questo implica la possibilità dell’aumento del costo delle licenze che però, stando alle previsioni legislative, potrebbe essere abbattuto con altre sostanziali entrate. Vien da sé che queste manovre mireranno innanzitutto a consolidare la sicurezza degli utenti, a tutelarne la privacy e a garantire un’ottima condotta nei confronti dei consumatori. Per questo motivo, per investire prima in sicurezza e poi nel gioco è sempre opportuno scegliere a quale provider affidarsi, avendo a cuore di considerare solo i migliori casinò operatori, includendo anche i nuovi casinò online in Italia.
Gli obiettivi del quadro normativo
Il quadro normativo di cui sopra mira a garantire, come detto, una sempre maggiore protezione dei consumatori, cercando di prevenire ed arginare fenomeni come il riciclaggio di denaro. In questa ottica si inseriscono alcune modifiche chiave. Il primo cambiamento riguarda proprio le nuove licenze, poiché alla fine del 2024 tutte quelle in essere scadranno, verrà bandita una gara d’appalto per 50 nuove licenze di gioco da assegnare. Queste varranno 9 anni e costeranno 7 milioni di euro.
Oltre questi costi vivi, gli operatori dovranno pagare anche una tassa di licenza annuale del 3% delle loro entrate lorde e dovranno investire lo 0,2% delle entrate lorde di gioco, al netto delle tasse, in campagne di gioco responsabile. Tutto questo non solo per garantire una giusta regolamentazione del gioco d’azzardo ma anche per favorire esperienze proficue per l’utenza. In questo caso, questi nuovi assetti legislativi, rappresentano sia una sfida che una opportunità per le aziende che decideranno di operare nel settore. Da un lato, infatti, servirà riuscire ad adeguarsi ad una regolamentazione più severa, dall’altro, chi riuscirà a garantirsi l’operabilità in un mercato così prestabilito, avrà la grande opportunità di beneficiare di un mercato più regolamentato e quindi più stabile. Per questo motivo, la mentalità aziendale vincente, sarà quella che vedrà in queste modifiche non un obbligo ma una opportunità.
Limiti, restrizioni e impatto sui consumatori
Tutte queste modifiche, naturalmente, limiteranno gli operatori che potranno detenere al massimo cinque licenze e rispettare rigorosi criteri di idoneità e rispondere a sanzioni rigorose in caso di non conformità ma non solo. Saranno anche applicate delle restrizioni. Ad esempio gli operatori potranno avere un solo sito web con un nome di dominio ed un logo di primo livello italiano senza consentire ulteriori siti o altri loghi. Inoltre gli operatori sono tenuti a proteggere con maggiore sicurezza i dati personali e sensibili dei giocatori.
A tutto questo si affiancano ulteriori garanzie proposte sul blocco diretto dei siti web non AAMS, quindi senza licenza, per arginare l’annosa questione del mercato nero che, oggi, frutta per cifre da capogiro.
Nonostante sia raccomandata una revisione delle concessioni non vengono citati, nel decreto modifiche fiscali per il gioco d’azzardo online, poiché il Ministro per l’Economia e le Finanze aspetterà che il governo finalizzi la riorganizzazione delle leggi.
Conclusioni
L’Italia è il secondo mercato del gioco d’azzardo più grande d’Europa e, per questo motivo, una rivisitazione della legislazione in questo senso era doverosa. Queste modifiche rappresentano un importante passo avanti per il settore perché con le nuove regole si mira a garantire e ad offrire una maggiore sicurezza e trasparenza per i consumatori. I vantaggi comunque creano anche opportunità significative per gli operatori del settore. Con queste nuove regole e restrizioni saranno vendute solo 50 licenze e quindi solo gli operatori più affidabili faranno parte di questo mercato con l’obbligo comunque di pagare una quota di acquisto della licenza, una percentuale sul fatturato lordo e di impiegare lo 0,2% sulla promozione del gioco responsabile e sicuro.
Il futuro del gioco d’azzardo sembra promettente, tutto questo manda l’Italia sul tetto d’Europa rendendo il mercato del gioco d’azzardo non solo il più sicuro ma anche il più attraente per la concorrenza.