La riforma della riscossione, formalizzata attraverso il Decreto Legislativo 110/2024, ha introdotto importanti modifiche nella gestione delle cartelle esattoriali, con impatti rilevanti per i contribuenti. Pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 7 agosto 2024, la normativa entrerà in vigore il 1° gennaio 2025, apportando cambiamenti sostanziali, tra cui il discarico delle cartelle non riscosse entro cinque anni e l’estensione delle possibilità di rateizzazione per i contribuenti in difficoltà economica.
Cartelle esattoriali 2025: discarico dopo 5 anni e ritorno all’ente creditore
Con il nuovo decreto, le cartelle esattoriali affidate all’agente della riscossione che non verranno riscosse entro il quinto anno dalla loro emissione, saranno restituite all’ente creditore. Questo non significa necessariamente la cancellazione del debito, ma piuttosto un discarico dell’importo dal bilancio dell’ente creditore. Sarà poi compito di quest’ultimo decidere se riaffidare la riscossione all’agente oppure considerare il debito inesigibile e quindi cancellarlo definitivamente.
Un aspetto fondamentale di questa nuova normativa è la possibilità per l’Agenzia delle Entrate di procedere al discarico anticipato delle cartelle in caso di fallimento del debitore, assenza di beni recuperabili o mancanza di ulteriori asset.
Queste misure hanno lo scopo di ridurre il carico di cartelle esattoriali obsolete e difficilmente esigibili che attualmente appesantiscono i bilanci dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.
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Rateizzazione cartelle esattoriali 2025: nuove opportunità per contribuenti in difficoltà economica
Il decreto introduce importanti novità anche per i contribuenti che si trovano in difficoltà economica, permettendo loro di accedere a piani di rateizzazione più lunghi e flessibili. La normativa attuale consente di rateizzare i debiti in un massimo di 72 o 120 rate, ma a partire dal 2025, il numero di rate disponibili aumenterà progressivamente.
Estensione rateizzazione cartelle: un calendario progressivo
- 2025-2026: la rateizzazione massima sarà estesa a 84 rate mensili.
- 2027-2028: le rate mensili aumenteranno a 94.
- 2029-2030: sarà possibile rateizzare fino a 108 rate mensili.
- 2031 e successivi: la rateizzazione potrà arrivare fino a 120 rate mensili.
Questa estensione della rateizzazione è pensata per alleviare il carico finanziario sui contribuenti, permettendo una gestione più sostenibile dei debiti accumulati. Tuttavia, l’accesso a queste agevolazioni sarà vincolato a specifici requisiti economici, come un ISEE del nucleo familiare adeguato (qui trovi i documenti che servono per calcolarlo) e la dimostrazione di un reale stato di difficoltà finanziaria.
L’ISEE del nucleo familiare sarà un parametro chiave per le persone fisiche e i titolari di ditte individuali con regimi fiscali agevolati. Inoltre, sarà valutato l’indice di liquidità e il rapporto tra il debito da rateizzare e il valore della produzione per le altre categorie di soggetti.