Quando aumentano le pensioni minime? Nel 2025, le pensioni minime e gli assegni previdenziali subiranno un aumento come risposta alle crescenti difficoltà economiche affrontate dai pensionati con redditi bassi. Questo incremento fa parte di una serie di misure adottate dall’esecutivo per sostenere le fasce più deboli della popolazione. La rivalutazione sarà guidata principalmente dall’andamento dell’inflazione, e le previsioni attuali indicano un aumento inferiore al 2%, con stime che si attestano attorno all’1,6%.
Quando aumentano le pensioni minime: come funziona la rivalutazione
Le pensioni minime in Italia sono soggette a una rivalutazione annuale, come previsto dalla legge n. 448 del 1998. Questo meccanismo, noto come perequazione, adegua automaticamente gli importi pensionistici al costo della vita, basandosi sull’inflazione registrata nell’anno precedente. L’obiettivo è quello di mantenere il potere d’acquisto dei pensionati, evitando che l’aumento dei prezzi riduca il valore reale delle pensioni.
Per il 2025 la rivalutazione si prevede intorno all’1,6%, in base alle stime dell’inflazione media del 2024. Con questa percentuale, l’importo base delle pensioni minime, attualmente fissato a 598,61 euro, subirà un incremento di circa 9,57 euro, portando la pensione minima a 608,14 euro mensili. Tuttavia, questo aumento è significativamente inferiore rispetto alla rivalutazione del 2024, che era del 2,7%, con un incremento di circa 16 euro.
Aumento pensioni minime e scadenza perequazione aggiuntiva: conseguenze
La Legge di Bilancio 2023 aveva introdotto una perequazione aggiuntiva per le pensioni minime, con l’obiettivo di offrire un ulteriore sostegno ai pensionati durante un periodo di alta inflazione. Questo bonus, tuttavia, è destinato a scadere il 31 dicembre 2024. Al momento, non ci sono indicazioni di una possibile proroga di questa misura, il che significa che l’aumento delle pensioni minime nel 2025 sarà interamente basato sul meccanismo di perequazione ordinaria.
La fine della perequazione aggiuntiva implica che l’incremento previsto per il 2025 sarà inferiore a quello registrato negli anni precedenti, nonostante l’inflazione continui a essere una preoccupazione per molti pensionati.
Quando aumentano le pensioni minime a 1000 euro?
Nella scorsa primavera, tra aprile e maggio 2024, era uscita la notizia che il governo avrebbe fatto di tutto per aumentare le pensioni minime a 1000 euro, già a partire dal 1° gennaio 2025. Si tratta però di una notizia che avevamo già sentito nel 2023, ma che poi è stata inevasa per problemi economici, gli stessi che attanaglieranno l’esecutivo anche quest’anno.
Come richiedere la pensione minima e chi ne ha diritto
Per richiedere la pensione minima, è necessario presentare una domanda all’INPS, che può essere inviata online attraverso il sito dell’INPS o tramite un patronato. Alla domanda vanno allegati diversi documenti, ovvero:
- Documento d’identità valido;
- Codice fiscale;
- Certificato di pensione;
- Stato civile;
- Dichiarazione dei redditi del richiedente e del coniuge.
L’INPS verifica la domanda e, se i requisiti sono soddisfatti, procede all’erogazione della pensione minima.
Per avere diritto alla pensione minima, il richiedente deve aver compiuto 67 anni, avere almeno 20 anni di contributi e rispettare i limiti di reddito stabiliti in base allo stato civile e alla data di decorrenza della pensione. Chi non ha contributi sufficienti può invece richiedere l’assegno sociale, disponibile per cittadini italiani e stranieri con almeno 67 anni di età.