Ragno violino: dove vive in Italia, come riconoscerlo e come eliminarlo
Ragno violino: dove vive in Italia, come riconoscerlo e come eliminarlo
Ragno violino dove vive in Italia? Come riconoscerlo? Cosa fare se si viene morsi? La specie sta destando ancora una volta preoccupazione nel nostro paese. Il morso può determinare gravi conseguenze, addirittura portare alla morte, ma nella maggior parte dei casi non c’è nulla di cui preoccuparsi. Uno sguardo alle informazioni fondamentali sull’argomento.
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Ragno violino dove vive in Italia: come riconoscerlo?
Ragno violino dove vive in Italia? Sta destando ancora una volta preoccupazioni nel nostro paese. Già nel 2015 e nel 2017 si erano accesi i riflettori su una delle due sole specie di ragni presenti in Italia (c’è anche la vedova nera mediterranea) il cui morso può causare problemi di salute anche gravi, persino mortali. Il Ragno violino non presenta caratteristiche particolari: di color marrone chiaro (prende il nome da una macchia la cui forma ricorda, appunto, un violino), è lungo al massimo 9 millimetri e largo 5.
Il Ragno violino è tipico dell’ambiente mediterraneo, preferisce i luoghi caldi e asciutti (gli anfratti tra le pietre). Tuttavia, pare che ormai si sia adattato a vivere “in casa”, nelle piccole fessure delle abitazioni (dietro il battiscopa o i quadri, i mobili) che si possono trovare in qualsiasi abitazione. Per questo è possibile trovarlo al Sud come al Nord. Gli studiosi rilevano inoltre come paia apprezzare in particolare i tessuti. È un ragno notturno, cioè di giorno rimane nascosto, di notte si muove nei pressi del proprio nascondiglio. Di base non è aggressivo. Morde nel caso in cui si senta minacciato: anche se si schiaccia inavvertitamente (magari quando si trova in un mucchio di vestiti stipati in ripostiglio).
Cosa fare in caso di morso?
Ragno violino: cosa fare se si viene morsi? Il morso del ragno violino inizialmente non è doloroso, non compaiono neanche segni particolarmente visibili, un arrossamento (due puntini) al massimo. In generale, non si sviluppano sintomi gravi: bruciore, prurito, formicolio (disinfettare e usare una crema antibiotica basta per non correre alcun rischio). Problemi più gravi possono insorgere se dopo 48 ore il sito del morso comincia a presentare segni di necrosi: questo perché nel mordere il ragno può rilasciare una tossina che disgrega i tessuti. Detto questo, la tossina di solito porta a conseguenze gravi solo in caso di immunosoppressione o comorbilità, cioè se si hanno le difese immunitarie deboli o si soffre di patologie cronico-degenerative.
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