Cos’è questa storia del partito politico che vuole fondare Vannacci

Cos’è questa storia del partito politico che vuole fondare Vannacci

Un fulmine a ciel sereno nell’infuocata (meteorologicamente parlando) estate italiana. L’eurodeputato in quota Lega, il generale Roberto Vannacci, sembrerebbe pronto a fare un passo in avanti per proporsi come leader di una nuova forza politica più a destra della destra. Attenzione: si tratta ancora di rumors e, in primis, il generale Vannacci ha tenuto a sottolineare che non ha intenzione di creare un nuovo partito politico.

Roberto Vannacci fonda un partito politico? Il possibile inizio da un comitato interno

In una recente intervista rilasciata al Corriere ha dichiarato che tali ipotesi suggestive di mezza estate sono di “persone che vogliono mettere zizzania tra me e la Lega. Quello che esiste è un movimento inizialmente culturale che si sta ampliando, perché c’è sempre più gente che mi supporta. Prima questo movimento seguiva un generale, poi uno scrittore, adesso segue un politico e sta quindi cambiando la propria ragione sociale. Il movimento si trasformerà in un’associazione politica. Non sarà un partito, anche perché mancano le basi. Ma sarà un conglomerante di tutte quelle persone che sono tantissime e che farà bene al partito in cui mi troverò, che è la Lega“.

Roberto Vannacci e le posizioni di un suo eventuale partito politico

Roberto Vannacci si posiziona e si posizionerebbe, con buona probabilità, più a destra della destra. Si tratta di una possibilità concreta, considerando le posizioni fortemente radicali assunte contro l’immigrazione e per l’opposizione netta, marcata, contro lo Ius Scholae, : “se uno nasce in una scuderia non è un cavallo” afferma, citando un detto popolare. Il generale ed eurodeputato, però, rimarca che il razzista crede in una razza superiore: “Io no” sottolinea. “Io descrivo la pura realtà: le etnie diverse e le vorrei esaltare. Il mio è un elogio delle differenze” afferma Vannacci.

La linea seguita da Vannacci e il potenziale partito politico che ne verrà sarebbe quella di un nazionalismo molto marcato da portare anche in Europa.

Le strade di Vannacci: partito politico nuovo o scalata interna

Se l’ipotesi di un nuovo partito di destra può stuzzicare media e analisti, c’è anche un’altra ipotesi forse meno suggestiva ma potenzialmente realista legata all’assunzione di maggior peso del generale Vannacci nel partito del Carroccio. Con la leadership di Matteo Salvini in costante discussione, l’eurodeputato leghista è pronto a prendersi quei consensi interni che, in fase di campagna elettorale per le europee, erano mancate. Poi, però, sembra che Vannacci abbia cominciato ad accumulare consensi anche in quel di via Bellerio.

Tra questi c’è l’ex segretario locale leghista di Vicenza, Lewis Trevisan, che ha dichiarato il suo pieno supporto al generale, affermando che “il vero politicamente corretto sta nel permettere a tutti di compiere scelte libere nel rispetto altrui, senza che dall’alto di una presunta superiorità culturale qualcuno detti che cosa sia accettabile e cosa no, estirpando le nostre radici e annullando la nostra identità”.

La (prima) sfida nel Veneto

Il grosso della partita, alle battute iniziali, sarà proprio sul Veneto, roccaforte leghista per molti anni grazie al lavoro compiuto da Zaia. E se il carroccio rimane la forza principale in Regione, non è da escludere una spaccatura proprio tra i nuovi generalisti e gli amministrativisti, rappresentati proprio da Zaia e da un altro peso massimo del carroccio quale Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli-Venezia Giulia.

QUI, l’opinione correlata di Carlo Terzo: Europee, in Italia non vota più nessuno. Ci meritiamo Vannacci

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