Nuovo digitale terrestre: switch off in arrivo, come passare al DVB-T2 senza traumi

Daniele Sforza
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Nuovo digitale terrestre: passaggio al DVB-T2, come aggiornare il televisore.

A partire dal 1° settembre 2024, l’Italia completerà il passaggio dalla tecnologia DVB-T (Digital Video Broadcasting Terrestrial) al più avanzato DVB-T2. Questo aggiornamento coinvolgerà numerosi canali televisivi, in particolare quelli della Rai, portando notevoli cambiamenti nella fruizione dei contenuti televisivi. La transizione permetterà non solo di migliorare la qualità dell’immagine, ma anche di liberare la banda di frequenze a 700 MHz, necessaria per l’espansione della rete 5G nel Paese. Ma quali sono gli apparecchi compatibili e cosa devono fare gli utenti per continuare a guardare i propri programmi preferiti e adeguarsi al nuovo digitale terrestre?

Nuovo digitale terrestre: come verificare la compatibilità del televisore con DVB-T2

Per comprendere se il proprio televisore è compatibile con il nuovo standard DVB-T2, è essenziale verificare le specifiche tecniche del dispositivo. I televisori acquistati dal 22 dicembre 2018 in poi dovrebbero già supportare il DVB-T2, in quanto la normativa europea ha imposto che da quella data tutti i nuovi apparecchi venduti siano compatibili con questo standard. Tuttavia, per i modelli più datati potrebbe essere necessario un aggiornamento.

Un modo semplice per verificare la compatibilità è consultare il manuale d’uso o la scheda tecnica del televisore. Se nelle specifiche è indicato il supporto per DVB-T2 e HEVC (High Efficiency Video Coding), il televisore è già pronto per il nuovo segnale. In caso contrario, si può effettuare una prova pratica: basta sintonizzarsi sul canale 200 e verificare se appare la scritta “Test HEVC Main10”, un po’ come già avvenuto qualche anno fa. Se il test non è positivo, un’ulteriore verifica può essere fatta sintonizzandosi sul canale 558, dove è trasmesso un test Rai in formato HEVC.

Se il televisore non dovesse risultare compatibile, le opzioni sono due:

Il decoder rappresenta una soluzione economica per evitare di sostituire completamente l’apparecchio, mentre un nuovo televisore potrebbe offrire anche altre funzionalità avanzate oltre al supporto per il DVB-T2.

Nuovo digitale terrestre: cosa cambia per i canali Rai con lo standard DVB-T2

Il passaggio al DVB-T2 comporterà alcune modifiche significative nella trasmissione dei canali Rai. In particolare, alcuni canali come Rai Storia HD, Rai Scuola HD e Rai Radio 2 Visual HD saranno disponibili esclusivamente in DVB-T2. Questo significa che per poterli vedere sarà necessario disporre di un televisore o decoder compatibile.

Altri canali Rai principali, come Rai 1 HD, Rai 2 HD e Rai 3 HD, continueranno a essere trasmessi in alta definizione sia in DVB-T2 che in simulcast in DVB-T, permettendo una transizione graduale per i telespettatori che non hanno ancora aggiornato il proprio impianto. Canali come Rai 4, Rai Premium e Rai News 24, invece, saranno disponibili in alta definizione solo in DVB-T2, ma continueranno a essere trasmessi anche in definizione standard (SD) attraverso il vecchio standard DVB-T.

Una peculiarità riguarda Rai 3, che manterrà la trasmissione dei TG regionali in DVB-T sul canale 3 del telecomando, mentre il canale 503, dedicato a Rai 3 HD, sarà trasmesso in DVB-T2. Questo canale mostrerà a rotazione i notiziari regionali di Campania, Lombardia, Piemonte e Lazio, offrendo così una continuità di servizio anche a chi non è ancora passato al nuovo standard.

Tempistiche e modalità dello switch off

Lo switch off definitivo avverrà nella notte tra il 27 e il 28 agosto 2024, tra le ore 01:00 e le 06:00, un orario scelto strategicamente per minimizzare le interruzioni durante la visione di eventi sportivi e programmi televisivi di grande interesse. Durante queste ore, Rai Way completerà il passaggio dei canali coinvolti al nuovo standard DVB-T2, garantendo così che il segnale televisivo sia pronto per la nuova era digitale al risveglio degli utenti.

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