Legge 104: bonus barriere architettoniche fino al 31 dicembre 2025, requisiti e limitazioni

Pubblicato il 23 Agosto 2024 alle 11:07 Autore: Daniele Sforza
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Il Bonus Barriere Architettoniche, introdotto dalla Legge di Bilancio 2022 (Legge n. 234/2021) e successivamente prorogato fino al 31 dicembre 2025, rappresenta un’agevolazione fiscale cruciale per i contribuenti che effettuano interventi mirati all’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici esistenti e anche per i titolari di Legge 104 che però, dal 2024, non potranno più installare dispositivi di domotica in casa. La proroga, sancita dalla Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022), permette di usufruire di una detrazione IRPEF del 75% per le spese sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2025.

Legge 104 e bonus barriere architettoniche: sconto in fattura e cessione del credito, le novità dal 2024

Per gli interventi avviati nel 2024, le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito saranno limitate. Queste modalità potranno essere utilizzate solo da condomini con prevalente destinazione abitativa e da persone fisiche per interventi su edifici unifamiliari, a condizione che l’immobile sia adibito ad abitazione principale e che il reddito del contribuente non superi i 15.000 euro, salvo casi di disabilità grave certificata, quindi per persone in possesso dei requisiti indicati all’art. 3 della Legge 104.

Dal 1° gennaio 2025, tali opzioni non saranno più disponibili, e sarà obbligatorio usufruire della detrazione fiscale direttamente in dichiarazione dei redditi.

Legge 104 e bonus barriere architettoniche: limitazioni dal 2024 con il Decreto Superbonus

Il Decreto Superbonus ha introdotto nuove limitazioni a partire dal 30 dicembre 2023. Il Bonus Barriere Architettoniche del 75% si applica ora esclusivamente agli interventi su scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. Gli interventi su infissi e altre opere, come interventi di domotica per i titolari di Legge 104, non rientrano più nelle agevolazioni. Inoltre, per accedere al bonus, è necessaria l’asseverazione da parte di un tecnico abilitato, che attesti il rispetto dei requisiti normativi previsti dal DM Lavori Pubblici n. 236 del 1989.

Bonus barriere architettoniche 2025: interventi ammessi

Gli interventi agevolati devono rispettare i requisiti tecnici stabiliti dal DM Lavori Pubblici n. 236 del 14 giugno 1989 e includono opere finalizzate a migliorare la mobilità orizzontale e verticale delle persone con difficoltà di deambulazione, come l’installazione di ascensori, servoscala e rampe. Sono inclusi anche interventi di automazione degli impianti e la sostituzione di quelli esistenti, comprendendo le spese per lo smaltimento e la bonifica dei materiali sostituiti.

Bonus barriere architettoniche 2025: limiti di spesa e ripartizione detrazione, cosa cambia

L’importo massimo detraibile varia a seconda della tipologia di edificio su cui vengono eseguiti i lavori. La detrazione del 75% deve essere calcolata sui seguenti massimali di spesa:

  • 50.000 euro: per edifici unifamiliari o unità immobiliari all’interno di edifici plurifamiliari che siano indipendenti e con accessi autonomi dall’esterno.
  • 40.000 euro: per ogni unità immobiliare in edifici composti da due a otto unità.
  • 30.000 euro: per ogni unità immobiliare in edifici composti da più di otto unità.

La detrazione viene ripartita in cinque quote annuali di pari importo. Alternativamente, i contribuenti possono optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito, ma solo per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024. A partire dal 2025, sarà possibile solo la detrazione diretta in dichiarazione dei redditi.

Normative per le delibere condominiali

Per gli interventi che riguardano edifici condominiali, la normativa prevede che le delibere per l’approvazione dei lavori debbano essere approvate dalla maggioranza dei partecipanti all’assemblea che rappresenti almeno un terzo del valore millesimale dell’edificio. Questo requisito, sancito dall’art. 1, comma 365 della Legge n. 197/2022, garantisce che la decisione di procedere con i lavori sia rappresentativa di una quota significativa dei condomini.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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