Il poker e l’economia italiana

Pubblicato il 30 Agosto 2024 alle 10:00 Autore: Alessandro Faggiano
Il gioco del poker online rappresenta oggi la fetta più significativa delle entrate di questo settore in Italia.

Il poker e l’economia italiana

Il poker ha assunto, specialmente negli ultimi anni, un ruolo sempre più incisivo nell’economia italiana. Non si tratta più ormai di un mero fenomeno ricreativo, ma di un’attività economicamente importante che è diventata fonte di enormi entrate fiscali e che ha favorito la nascita di tantissimi posti di lavoro.

Le entrate del poker online

Il gioco del poker online rappresenta oggi la fetta più significativa delle entrate di questo settore in Italia. Grazie alla facilità con cui si accede ad internet e grazie allo sviluppo di device che ci tengono eternamente connessi, sempre più persone scelgono il gioco online come passatempo. Tutto questo contribuisce quotidianamente a renderlo un mercato fiorente. 

Se il poker di per sé affascina per le sue regole e quell’intrattenimento adrenalinico che le singole partite o interi tornei sono in grado di offrire, ci sono altri fattori che ne determinano il successo in termini economici e di popolarità. Il successo di tutti i giochi online, incluso quello del poker, può essere spiegato nella varietà di varianti tra cui scegliere e le grafiche rese sempre più avvincenti e immersive dall’introduzione di tecnologie sempre più innovative e dall’integrazione con Intelligenza Artificiale e Realtà Aumentata.

Per garantire la massima equità e tutela per gli amanti dei giochi di casinò, il governo italiano ha implementato le regolamentazioni e la sicurezza anche dei provider di gioco online che oggi, per poter operare in Italia, hanno bisogno di una specifica licenza che non è facile da ottenere. Tutto questo è richiesto anche per arginare quelle forme illegali e delineare il perimetro entro il quale, l’intrattenimento può svolgersi senza rischi.

Poker ed economia

A partire dal 2022 il mercato italiano del gioco d’azzardo ha mostrato una notevole crescita raggiungendo, proprio in quell’anno, una valutazione di 22,98 miliardi di dollari. Entro il 2028 si prevede che la valutazione possa addirittura superare i 31 miliardi. 

Numeri davvero importanti per la nostra economia, specialmente se si pensa che il settore del gioco d’azzardo è strettamente regolamentato con leggi molto severe. Le tasse sul gioco rappresentano, tuttavia, un’importante fonte di sostentamento per lo Stato e parte di queste entrate è comunque destinata a progetti di tipo sociale, scolastico o infrastrutturale. Si viene dunque a creare una forma di economia di tipo circolare, in cui diversi destinatari finali possono beneficiare di particolari agevolazioni. In questo modo, il gioco d’azzardo assume di riflesso anche una caratteristica sociale, diventando di fatto essenziale per l’economia del nostro Paese.

La regolamentazione del gioco e la creazione dei posti di lavoro

L’articolo 718 del Codice Penale tutela l’interesse statale ad esercitare un controllo ben preciso rispetto al gioco d’azzardo. Il legislatore punisce le condotte che sono contrarie a tale regolamentazione. 

Oggi il decreto-legge n.496 rilasciato dall’Autorità delle Dogane e dei Monopoli è ancora decisivo per la concessione delle licenze. Infatti, a partire dalla legislazione europea, l’Italia ha creato le proprie regole e una di queste riguarda proprio la licenza AAMS. L’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato ha il compito di controllare che le società che offrono prodotti di gioco siano legali e rispettino tutte le normative italiane in materia di sicurezza dei dati e gioco responsabile. Ottenere questa licenza non è affatto semplice ed è per questo che solo i migliori siti riescono ad ottenerla.

Oltre all’aspetto economico che riguarda le entrate statali, un altro fattore di estremo rilievo, è come il poker contribuisca al peso dell’economia italiana attraverso l’attivazione e la creazione di posti di lavoro. I tornei organizzati dalle case legali di gioco, ad esempio, richiedo un’organizzazione capillare, garantendo una vasta gamma di servizi, di personale e di supporto con anche esperti di tecnologia. Per non parlare di tutta l’affiliazione turistica che ne consegue.

Lo stesso dicasi per le piattaforme online che necessitano di sviluppatori di software, siti web, content creator e così via. Introiti non indifferenti che fanno da effetto domino non solo sulle autonomie locali ma anche su quella nazionale. I grandi eventi di poker, ad esempio, che ospitano giocatori provenienti da tutto il mondo e generano un altissimo volume di denaro, sono senza dubbio dei catalizzatori di denaro importanti. Oltre a questo, contribuiscono a promuovere le realtà ospitanti, favorendo anche un’economia turistica di ritorno non indifferente.

Conclusione

L’Italia vanta una enorme tradizione legata al gioco d’azzardo e in particolare al poker. La storia, del resto, ricorda come l’Italia sia stata la prima nazione in Europa ad aprire un casinò. Parliamo ovviamente del Ridotto di Venezia del 1638. Da allora l’economia del nostro Paese ha sempre potuto contare sulle entrate legate al gioco. Grazie poi all’evoluzione tecnologia e allo sviluppo della rete, a prendere piede è stato il gioco online che oggi fa registrare numeri da capogiro. Soldi che lo Stato investe poi in progetti di tipo sociale, nell’istruzione o nel riammodernamento delle infrastrutture, facendo diventare così il gioco d’azzardo un fenomeno anche sociale.

Il poker, dunque, non è solo un passatempo ma un contributo importante all’economia italiana capace di influenzare anche altri settori.

L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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