Bonus mamme 2025: estensione alle autonome? Ultime notizie

Pubblicato il 30 Agosto 2024 alle 12:20
Aggiornato il: 1 Settembre 2024 alle 12:36
Autore: Guglielmo Sano
Bonus mamme 2025

Bonus mamme 2025: estensione alle autonome? Ultime notizie

Bonus mamme 2025: il supporto economico scade a fine anno. In vista della prossima finanziaria, il Governo Meloni pensa di rinnovarlo prevedendone l’estensione a una platea più ampia di beneficiarie. In primis alle lavoratrici autonome con figli. Una panoramica delle ultime notizie sul tema

Bonus mamme 2024: come funziona lo sgravio contributivo?

Bonus mamme 2025: il supporto economico previsto per le lavoratrici con almeno due figli scade il 31 dicembre 2024. Introdotto con la Legge di Bilancio per l’anno in corso, consiste in uno sgravio contributivo per i periodi di paga che vanno dal primo gennaio 2024 al 31 dicembre 2026. Ancora più chiaramente: le mamme lavoratrici dipendenti con contratto a tempo indeterminato che hanno tre o più figli a carico, grazie al Bonus, possono sfruttare a un esonero totale dalla quota di contributi previdenziali fino al compimento del 18esimo anno di età del figlio più piccolo.

Tuttavia, solo per il 2024, il Bonus mamme spetta anche alle lavoratrici con due figli a carico fino al compimento del decimo anno di età del secondo genito. Sia nel primo che nel secondo caso, l’agevolazione permette di ottenere uno sgravio con un limite annuo di 3mila euro lordi, pari a circa 250 euro lordi in più in busta paga ogni mese.

Estensione anche ad altre categorie?

Bonus mamme 2025: secondo i dati Inps solo 484mila lavoratrici, sulle quasi 800mila che potenzialmente ne hanno diritto, hanno usufruito di tale sgravio. Numero di adesioni ai limiti dell’insuccesso, insomma, probabilmente dovute alla scarsa convenienza complessiva dell’agevolazione. Per fare un esempio, non è possibile cumulare il Bonus con il taglio del cuneo fiscale fino a 35mila euro: solo questo spiega il relativo successo del provvedimento.

 Detto ciò, il Governo sembra voler puntare su un potenziamento della misura, in parallelo al depotenziamento di altri sostegni economici, piuttosto che sulla sua eliminazione. Per rilanciare il Bonus, dunque, in primo luogo si pensa a un ampliamento della platea cui si applica: lavoratrici autonome, innanzitutto, ma anche con contratto domestico o in generale con contratto a tempo determinato (dalla misura sono escluse anche le lavoratrici con un solo figlio ma disabile).

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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