Supplenze scuola: in servizio a settembre? Chi aspetta e perché
Supplenze scuola: in servizio a settembre? Chi aspetta e perché
Supplenze scuola: per molti docenti precari la presa di servizio per il nuovo anno scolastico scatta a inizio settembre. Altri aspiranti insegnanti invece dovranno aspettare ancora per capire quando entreranno in classe. Una panoramica veloce della situazione.
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Supplenze scuola: chi prende servizio a settembre?
Supplenze scuola: per molti docenti precari la presa di servizio per il nuovo anno scolastico scatta a inizio settembre, più precisamente il 2 settembre. Infatti, oltre ai neo-immessi in ruolo (che vengono chiamati a partire dalle graduatorie a esaurimento e a partire dalle graduatorie di merito dei concorsi), entreranno in aula i docenti che hanno ricevuto l’incarico dalla prima fascia delle Gps di sostegno. In entrambi i casi si andrà a sostenere il cosiddetto anno di prova (contratto a tempo determinato), al termine del quale (previo superamento di una prova finale) si otterrà l’immissione in ruolo definitiva (quindi, contratto a tempo indeterminato).
Chi invece deve aspettare e perché
Supplenze scuola: chi invece dovrà aspettare per capire quando entrerà in classe? Per rispondere velocemente, devono aspettare molti aspiranti insegnanti che sono inseriti nelle Graduatorie provinciali. Chi è inserito in prima e seconda fascia delle Gps per posto comune o di sostegno e nelle Gae viene convocato dagli Ambiti territoriali provinciali (Atp) in base a un algoritmo che tiene conto, in breve, del punteggio riportato negli elenchi per le supplenze e naturalmente dei posti da coprire.
La chiamata per chi è in buona posizione nelle graduatorie può avvenire già tra la prima settimana di settembre e la settimana successiva all’inizio delle lezioni. D’altra parte, le convocazioni continueranno per mesi. Ciò a meno che si sia rientrati nel primo giro di chiamate che avviene tra il 31 agosto e l’1 settembre (già partite in alcune provincie piemontesi) attraverso la pubblicazione di appositi “bollettini” da parte degli uffici scolastici provinciali. Chi non è stato chiamato farà bene a tenere sotto controllo il sito dell’Atp scelto in fase di domanda e naturalmente la mail inserita ai tempi dell’istanza.
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