La coalizione di maggioranza cresce dello 0,8% rispetto a fine luglio, giù il Pd
Dopo una pausa di cinque settimane ritornano i sondaggi elettorali di Swg, che mostrano l’evoluzione che ha avuto il consenso ai vari partiti nel corso della pausa estiva.
Il centrodestra ha sicuramente beneficiato del tempo trascorso, con un incremento dello 0,8% e arrivando quindi al 47,2%. A guidare la crescita è stato Fratelli d’Italia, salito di mezzo punto e giunto oltre il 30%, al 30,3%. Gli alleati della Lega hanno raggranellato due decimali, quanto è bastato per superare Forza Italia, che è cresciuta solo dello 0,1%. Ora sono rispettivamente all’8,5% e all’8,4%.
All’opposizione pesa il calo del Pd che scende dello 0,4% ed è al 22,3%, molto al di sotto del dato delle europee. In compenso aumenta, ma di solo due decimali, il Movimento 5 Stelle, ora all’11,6%. Analoga la crescita di Verdi e Sinistra, che arrivano al 6,9%, mentre Italia Viva e +Europa perdono ognuna un decimale scendendo rispettivamente al 2,3% e all’1,9%. Stabile al 3,2% è invece Azione.
Segno meno per le liste più piccole, Pace Terra Dignità lascia sul terreno lo 0,2% e si ritrova all’1,3%, mentre le formazioni con meno dell’1% perdono lo 0,3% e sono ora complessivamente al 3,3%.
Sondaggi elettorali Swg, leghisti molto più vicini a Melone dei forzisti
Swg, nei propri sondaggi elettorali, ha voluto chiedere agli intervistati quale sarebbe per loro il leader migliore alla guida del loro partito se quello attuale non ci fosse. Il 53% dei leghisti, se non ci fosse Salvini, sceglierebbero Giorgia Meloni e solo l’11% Tajani, mentre il 17% non preferirebbe nessuno. Tra i forzisti, invece, solo il 28% preferirebbe Meloni, seguita con il 20% da Maurizio Lupi e, forse a sorpresa, da Giuseppe Conte con l’11%. Per chi vota Fratelli d’Italia, invece, Meloni è piuttosto insostituibile, per il 36% nessuno potrebbe riempire il suo vuoto, mentre il 25% sceglierebbe Tajani e il 18% Salvini.
All’opposizione i più scettici sulla possibilità di sostituire il proprio leader sono i pentastellati. Per il 44% di loro nessuno potrebbe prendere il posto di Conte e solo il 19% sceglierebbe Schlein, mentre l’11% Santoro. Al contrario, per il 47% di chi vota Alleanza Verdi Sinistra, Schlein potrebbe fare da sostituta di Fratojanni, mentre solo il 17% sarebbe per Conte. Tra gli elettori Pd Conte prenderebbe il 23% e Fratoianni l’11%, ma il 22% ritiene che nessuno sia realmente adeguato.
Questi sondaggi elettorali sono stati realizzati tra il 28 agosto e il 2 settembre con metodo Cawi su 1.200 soggetti. Nel caso delle intenzioni di voto sono stati fatti con metodo Cati-Cami-Cawi