Legge di Bilancio 2025: più tasse per chi non ha figli? Il piano

Pubblicato il 12 Settembre 2024 alle 11:54 Autore: Guglielmo Sano
Legge di Bilancio 2025

Legge di Bilancio 2025: più tasse per chi non ha figli? Il piano

Legge di Bilancio 2025: il MEF starebbe preparando una vera e propria sforbiciata delle tasse per le famiglie con figli. Secondo i calcoli del dicastero di Giorgetti però servirebbero almeno 5-6 miliardi per inserire l’operazione nella manovra per il prossimo anno. Una quota di risorse per niente trascurabile che si potrebbe recuperare solo aumentando sensibilmente le imposte a chi di figli non ne ha. Cosa si sa al momento sul piano del Ministero delle Finanze.

Legge di Bilancio 2025: servono almeno 5-6 miliardi per il piano natalità

Legge di Bilancio 2025: il MEF starebbe preparando una vera e propria sforbiciata delle tasse per le famiglie con figli nel quadro di quello che la stampa ha già ribattezzato il Piano Giorgetti per la natalità. Tuttavia, trapelano i calcoli del dicastero delle Finanze: per trainare in porto l’operazione servirebbero almeno 6 miliardi. Una quota di risorse non trascurabile per le esauste casse dello Stato. Ecco allora che in parallelo al taglio per i nuclei con prole si muoverebbe un sensibile aumento delle imposte per single e famiglie senza figli. Bisognerà aspettare la presentazione alla Commissione Ue del Piano strutturale di Bilancio, prevista più o meno per metà ottobre, per capire quanto di questo progetto verrà concretizzato con la prossima manovra.

Più tasse per chi non ha figli? Cosa potrebbe cambiare

Legge di Bilancio 2025: entrando nello specifico, l’idea del MEF rientra in una più ampia revisione dell’Irpef, l’imposta progressiva sui redditi, che già ha mosso i primi passi nella manovra per l’anno in corso. Addirittura, un anno fa Giorgetti proponeva detrazioni fiscali crescenti per le coppie con figli che avrebbero portato a uno sconto sulle tasse fino a 10mila euro per i nuclei particolarmente numerosi (da tre figli in su). Su questa linea dovrebbe tornare in auge la discussione sull’introduzione del quoziente familiare.

Quindi, sull’introduzione di un meccanismo più accurato di calcolo delle imposte in base a numerosità e composizione del nucleo familiare. In pratica, il piano del MEF sarebbe quella di parametrare le tasse da versare non solo in base al reddito – il che è già previsto dal nostro sistema, appunto, progressivo – ma anche in base al numero di figli. Ciò porterebbe, a parità di reddito, i nuclei con figli a pagare meno tasse rispetto a quelli che figli non ne hanno. Riflettendoci, è già un po’ così: tra detrazioni e bonus, chi ha figli paga meno tasse rispetto a chi non ne ha, dunque, si può intendere che il MEF voglia più che altro potenziare questo meccanismo.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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