USA 2012: La sfida stato per stato per il Senato

Pubblicato il 29 Maggio 2012 alle 19:21 Autore: Daniele Curcio

TOSS-UP

Massachusetts

[ad]Ne abbiamo parlato prima. Che delusion fu per I Democratici perdere il seggio che fu per lunghi anni di Bob e Ted Kennedy. E che vittoria fu per i Repubblicani eleggere l’allora poco conosciuto Scott Brown. Brown si è dimostrato un repubblicano moderato ed è altamente popolare nello Stato ma il Massachusetts rimane ancora uno degli stati più democratici dell’Unione. Il partito Democratico candida la professoressa di Harvard e ideologa dell’ala “liberal” del partito Elizabeth Warren. Sarà una sfida fra “giganti” e si preannuncia come la più dispendiosa dell’anno. Impossibile prevedere come finirà. I sondaggi danno i due candidati in perenne parità ma i Democratici sono costretti a vincere se vogliono sperare di mantenere il controllo sul Senato.

Missouri

La senatrice Democratica Claire McCaskill riuscì a battere il Senatore Jim Talent nel 2006 solo grazie all’enorme ondata Democratica. E nonostante tutto vinse di pochissimo, meno di un punto percentuale. Nel 2008 Obama cercò di strappare lo Stato a John McCain ma, nonostante il favore dei pronostici, fallì anch’egli di meno di un punto. Il Missouri è uno stato tradizionalmente Repubblicano e la McCaskill, se vuole sperare in un secondo mandato, dovrà convincere gli elettori che no, lei non è solo un “rubberstamp” (mero notaio) per le decisioni di Barack Obama. E’ una dei “target” preferiti dei Repubblicani anche se i candidati Sarah Steelman, ex tesoriere dello Stato e Todd Akin, deputato, non sono di primo livello. Anche questa sarà una delle grandi sfide a Novembre.

Montana

Il Montana, come la West Virginia, vota tradizionalmente Repubblicano alle presidenziali e Democratico per le elezioni di “minor prestigio”. Il Senatore Democratico Jon Tester, al suo primo mandato, riuscì a battere l’uscente Repubblicano Conrad Burns di poco meno di un punto percentuale, in una delle sfide più seguite del 2006. Stavolta dovrà combattere ancora duramente per distaccarsi dalla “nomea” di Barack Obama nello Stato e per battere il popolarissimo Deputato Repubblicano Denny Rehberg. Anche qua, una sfida fra giganti che sarà combattuta fino all’ultimo.

Nevada

Già nel 2010 sembrava che il Nevada potesse essere una delle sfide “decisive” ma la decisione del Partito Repubblicano di nominare una sfidante apertamente di Destra favorì la vittoria del Leader Democratico al Senato Harry Reid. Questa volta il senatore uscente Dean Heller è Repubblicano ed è un Senatore nominato in sostituzione dell’eletto senatore Ensign, dimessosi per uno scandalo. Shelley Berkley, popolarissima deputata Democratica dell’area di Las Vegas e prediletta di Harry Reid e Barack Obama, è una sfidante formidabile mentre Heller affronterà per la prima volta una sfida a livello statale (prima era solo Deputato per il distretto numero 2 dello Stato). Sarà anche questa una sfida duramente combattuta.

Virginia

Il “Toss-Up” per eccellenza. La Virginia è uno stato di tradizioni Repubblicane che, negli ultimi anni, è diventato progressivamente più Democratico grazie all’espansione delle periferie della confinante Washington D.C., dopo tanti anni di lealtà Repubblicana, ha votato per un candidato Democratico (Barack Obama) nel 2010 mentre nel 2006 era stata teatro di una delle sfide più interessanti per il Senato: l’ex ammiraglio e Ministro della Marina con Ronald Reagan Jim Webb, un democratico conservatore, aveva battuto il popolare senatore uscente George Allen, Repubblicano che sancì la propria sconfitta con una gaffe “razzista” a pochi giorni dalle elezioni. Allen ha deciso di riprendersi quanto perso allora e ha annunciato la sua ricandidatura mentre Webb ha preferito rinunciare ad un secondo mandato in quanto “schifato” dalla politica. I Democratici non si sono fatti però cogliere alla sprovvista e hanno candidato Tim Kaine, popolare ex Governatore e Presidente del Partito. Altra sfida fra giganti in uno Stato già di per sé in bilico, ma che lo sarà ancora di più in quanto teatro di una grande sfida anche per le elezioni presidenziali.

Wisconsin

Quando Herb Kohl, ricchissimo proprietario di una squadra NBA e Senatore Democratico uscente, ha deciso di non ricandidarsi i Repubblicani hanno gioito. Il Wisconsin è uno stato di tradizioni Democratiche ma negli ultimi anni è diventato sempre più moderato. Sarà sede di una elezione di “recall” fra poco più di due settimane per sfiduciare il contestato (ma allo stesso tempo popolare) Governatore repubblicano Scott Walker e sarà “target” di entrambi i partiti anche a livello presidenziale. I Repubblicani sperano che Tommy Thompson, popolarissimo ex Governatore e Ministro della Sanità sotto George Bush, possa vincere le primarie e diventare così il “front runner” mentre i Democratici candidano Tammy Baldwin, deputata “liberal” che diventerebbe la prima Senatrice apertamente “lesbica” nella storia degli Stati Uniti. Sarà una grande sfida.

Maine

Olympia Snow, Repubblicana moderata, era quasi una “dea” in questo piccolo stato del Nord-Est. Nessuno avrebbe potuto batterla e avrebbe potuto rimanere in Senato per sempre, se solo avesse voluto. Stufa delle “divisioni fra partiti che non ci aiutano a lavorare per il bene della nazione” ha deciso di non correre per un altro mandato consegnando “virtualmente” questo seggio Repubblicano ai Democratici. Fin quando il popolarissimo ex Governatore Indipendente Angus King non ha deciso di candidarsi. King è il grande favorito per l’elezione e l’unico motivo per cui questa sfida è ancora fra i “Toss-Up” è solo perché si rifiuta di dichiarare se, in caso di vittoria, voterà coi Democratici o i Repubblicani. Nello Stato sono convinti che lui tenda più a sinistra, quindi verso i Democratici, che guadagnerebbero così un seggio ai danni dei Repubblicani ma fino a quando lui non si pronuncerà ufficialmente, questa sarà solo uno dei possibili scenari.

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L'autore: Daniele Curcio

Studente in Economia e Business Internazionale alla Università Bocconi di Milano, è appassionato di politica Americana sin da giovane. Durante i suoi numerosi viaggi negli Stati Uniti ha avuto modo di approfondire i suoi studi nel settore. Consigliere di Municipio nel Comune di Brescia dal 2008. Caporedattore della sezione Esteri di Termometro Politico, sezione americhe e english version
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