Cartelle 120 rate? Come funziona la nuova dilazione e importo
Cartelle 120 rate? Come funziona la nuova dilazione e importo
Cartelle 120 rate nel 2025? In attesa del Decreto Attuativo che dovrebbe consegnare l’ufficialità all’operazione, l’Agenzia delle Entrate conferma le novità previste già qualche mese fa. A partire dal prossimo anno aumenta il periodo su cui spalmare i debiti col Fisco. Ecco come funziona il nuovo meccanismo e chi può usufruirne.
Cartelle 120 rate? L’AdE conferma l’operazione
Cartelle 120 rate nel 2025? Serve un apposito Decreto Attuativo da parte del MEF per consegnare l’ufficialità all’operazione ma dall’Agenzia delle Entrate arrivano delle nette rassicurazioni in merito all’avvio a partire dall’inizio del prossimo anno. Dal primo gennaio 2025, dunque, arrivano importanti novità per quanto riguarda le tempistiche di ripianamento dei debiti col Fisco.
In sostanza l’importo delle cartelle esattoriali potrà essere restituito in un numero di rate maggiore rispetto a quello previsto attualmente (adesso possono essere al massimo 72). Tuttavia, bisogna precisare che il nuovo meccanismo sarà introdotto in maniera graduale. Insomma, si potranno concordare piani di durata decennale (120 rate) solo tra qualche anno.
Estensione massima solo a partire dal 2031
Cartelle 120 rate nel 2025? Introdurre subito, cioè già dal primo gennaio 2031, la dilazione di durata decennale si sarebbe rivelata un’operazione troppo costosa evidentemente. Per questo le modifiche ai piani di dilazione seguiranno un andamento graduale, come si scriveva, per cui: nel 2025 e nel 2025 i piani di rateizzazione dei debiti col Fisco potranno raggiungere l’estensione di 84 rate, nel 2027 e nel 2028 un’estensione massima di 96 rate, nel 2029 si allungheranno fino a 108 rate e, infine, nel 2031 potranno raggiungere l’estensione fino a 10 anni (120 rate).
Chi potrà accedere ai piani di rateizzazione? L’estensione del ripianamento dei debiti sarà riservato ai contribuenti che possono dimostrare una condizione di difficoltà economica (documentandola con Isee o indici di bilancio a seconda dei casi) e che hanno debiti pendenti inferiori a 120mila euro.
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