Referendum cittadinanza: raggiunta soglia firme. Cosa propone?

Pubblicato il 26 Settembre 2024 alle 12:51 Autore: Guglielmo Sano
Referendum cittadinanza

Referendum cittadinanza: raggiunta soglia firme. Cosa propone?

Referendum cittadinanza: la proposta del deputato di +Europa Riccardo Magi sostenuta da altri partiti e numerose associazioni ha abbondantemente superato la soglia delle 500mila firme. Adesso il quesito può essere esaminato dalla Corte Costituzionale cui toccherà ammetterne l’ammissibilità. Solo dopo si potrà fissare l’appuntamento con la consultazione popolare.

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Referendum cittadinanza: raggiunta soglia 500mila firme

Referendum cittadinanza: la proposta del deputato di +Europa Riccardo Magi sostenuta da altri partiti (Rifondazione Comunista, Partito Socialista, Possibile, Radicali) e numerose associazioni (Libera, ActionAid, Oxfam per esempio) ha abbondantemente superato la soglia delle 500mila firme. Cioè la soglia minima necessaria di firme che una proposta di consultazione popolare deve ottenere per poter essere esaminata dalla Corte Costituzionale. L’organo dovrà pronunciarsi sull’ammissibilità del quesito.

Solo dopo si potrà fissare la data per il voto. In realtà ancora prima del passaggio alla Corte Costituzionale, bisognerà attendere il pronunciamento della Corte di Cassazione sulla corretta compilazione del modulo di sottoscrizione. Insomma, la Cassazione dovrà verificare che la raccolta firme si sia svolta in modo corretto. Tuttavia, questa è avvenuta attraverso l’apposito portale del Ministero dell’Interno per mezzo di Identità digitale (Spid etc…) per cui non dovrebbero esserci problemi da questo punto di vista.

Cosa potrebbe cambiare?

Referendum cittadinanza: in breve, la proposta ha come obiettivo quello di ridurre da 10 a 5 anni il requisito legato al periodo di residenza nel nostro paese per poter richiedere l’ottenimento della cittadinanza. Inoltre, una volta ottenuta, il genitore potrebbe trasmetterla ai figli minorenni. Si tratta di un referendum abrogativo. Nello specifico, il quesito intende modificare alcune parti dell’ultima normativa sulla cittadinanza risalente al 1992 e, in particolare, le regole per l’acquisizione della cittadinanza per naturalizzazione. Al momento, tale modalità prevede la concessione solo al compimento della maggiore età e con 10 anni di residenza legale e ininterrotta in Italia.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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