Sondaggi TP: maggioranza a favore di vaccini obbligatori
Bentornati con il consueto sondaggio settimanale di Termometro Politico riguardante i principali temi di politica interna ed estera. Focus sull’istituto del referendum, sull’attacco dell’intelligence israeliana contro hezbollah e
Sondaggi TP: tra referendum e raccolta firme. Attuale vantaggio del No al
Partiamo proprio dalla doppia domanda riguardante referendum e raccolta firme. La prima entra nel merito del referendum per la variazione sul numero di anni di residenza (passando da 10 a 5) per richiedere la cittadinanza italiana, che ha raggiunto già le 500.000 firme.
Nonostante la raccolta firme sia stata favorevole, la nostra prima rilevazione riguardante l’espressione di voto mostra il vantaggio dei contrari alla riforma. C’è, infatti, un 42,3% di persone che afferma che voterebbe “certamente no, la legge attuale è sufficiente, forse è anche troppo permissiva, 5 anni sono pochissimi, si favorirebbe ulteriormente l’immigrazione”. A questi, si aggiunge un 11,1% che tende più al no che al sì in quanto “5 anni per un adulto sono pochi, meglio favorire, con lo Ius Scholae, la cittadinanza per i minori già nati o arrivati piccoli in Italia”.
Tra i favorevoli alla riforma, invece, si rileva un 35% che voterebbe sicuramente a favore “anche perché i requisiti di reddito e conoscenza della lingua sono stringenti, chi lavora ed da almeno 5 anni è già parte della comunità”. Ai convinti del sì, si aggiunge un altro 10,2% che tende verso l’opzione di revisione affermando di preferire ” uno Ius Scholae per i minorenni, magari dopo 10 anni di studi, ma questo referendum è un segnale a favore dell’integrazione”.
Tirando le somme, c’è una forbice di 8 punti circa, che vede il vantaggio del No al referendum, tra sicuri e potenziali (53,4% per il No, 45,2% per il Sì). In pochissimi non sanno o non intendono rispondere (1,4%).
Favore, invece, sulla raccolta firme online attraverso spid
Da un po’ di tempo a questa parte è possibile firmare le proposte di referendum anche attraverso spid, senza doversi recare necessariamente ai banchetti. Abbiamo chiesto circa l’utilità dello strumento e se sia giusto adottarlo. Qui il responso è ampiamente favorevole.
Per quasi la metà del campione (47,8%) si tratta di uno strumento che “avvicina i cittadini alle istituzioni e li rende maggiormente partecipi della vita politica”. A questi si aggiunge un 18% che ne sostiene l’utilità, pur affermando che “devono essere strumenti aggiuntivi, non devono sostituire l’impegno personale”.
Dall’altro lato troviamo un 24,2% di sostenitori di una completa abolizione della firma online in quanto “la politica non può essere un social in cui approvare un quesito con un clic, senza nessun approfondimento e coinvolgimento”. Per chiudere, c’è un 7,4% che lo trova uno strumento poco giusto e utile e che “dovrebbe esserci anche un numero minimo di firme da raccogliere manualmente, per verificare il reale interesse dei cittadini verso il quesito”.
Sondaggi politici TP: meno di 2 italiani su 10 sono contrari a vaccini obbligatori
Chiudiamo la sezione di politica interna con una ripresa sui vaccini. In Italia ci sono 10 vaccini obbligatori per i minori e abbiamo chiesto se si ritiene sia giusto tale obbligo.
La gran maggioranza del campione si schiera a favore dell’obbligatorietà. La risposta di gran lunga più gettonata (60,9%) afferma di “sì, ritengo giusto ascoltare i medici. Inoltre senza obbligatorietà, come si è visto, le vaccinazioni calerebbero e aumenterebbero le infezioni”. Per un altro 10,7% “è giusto l’obbligo, ma per un numero inferiore di vaccini, quelli previsti prima del 2017”. Infine, un 7,7% ritiene che “sia giusto ci sia un obbligo e sanzioni per i genitori che non lo rispettano, ma non è corretto escludere dalle scuole d’infanzia i non vaccinati”. Sommando i risultati di chi appoggia l’obbligatorietà dei vaccini – in vari gradi d’intensità – si arriva a quasi l’80% del campione.
Dall’altro lato, tra chi non sostiene l’obbligatorietà vaccinale, c’è un 12,4% che sostiene che anche se “non sono in via di principio contro i vaccini ma non dovrebbero essere obbligatori, farli dovrebbe essere una scelta consapevole dei genitori”. Infine, un 5,7% del campione ritiene che “i vaccini non sono sicuri come si dice, hanno molti effetti collaterali e possono provocare danni. È profondamente ingiusto imporli ai bambini”.
Su questo tema sono in pochi a non esprimersi (2,6%).
Sondaggi TP, Israele contro gli hezbollah
Passiamo alla politica internazionale, con quella che è stata una sanguinosa e precisa operazione di intelligence del Mossad contro gli hezbollah libanesi, feriti a migliaia e uccisi a decine.
Il campione si spacca tra chi giustifica, e chi no, l’operazione degli israeliani. Per un 34,1% si è trattato di “un attacco terroristico uguale a quelli che Israele e l’Occidente di solito condannano se compiuto da altri. È inaccettabile”. Un altro 14% sostiene che “Israele ha commesso un crimine, anche se meno grave che a Gaza. Significa anche che massacri come quelli di Gaza erano evitabili usando l’intelligence”.
Tra chi giustifica l’attacco a larga scala di Israele, c’è un 32,3% che l’applaude apertamente, affermando che si sia trattata di “una brillante operazione di intelligence contro un gruppo terroristico che ha colpito in modo chirurgico minimizzando le vittime civili”. C’è poi un 13,1% riluttante ma che giustifica comunque l’attacco, ritenendo che “sia stata un’azione che sarebbe meglio evitare, ma purtroppo credo sia stata necessaria per evitare interventi di terra come a Gaza”.
In questo caso, c’è un numero più consistenti di persone che non sanno o non intendono rispondere (6,5%). Tra chi esprime un’opinione al riguardo, prevale la contrarietà all’attacco perpetrato da Israele.
Sondaggi elettorali TP 27 settembre 2024: forte rialzo del M5S e di FdI
Chiudiamo il sondaggio con le intenzioni di voto e l’aggiornamento della fiducia in Giorgia Meloni. Rispetto alla scorsa settimana (QUI IL SONDAGGIO DEL 20 SETTEMBRE 2024) si nota l’ottimo rimbalzo di Fratelli d’Italia, che passa dal 29,1 al 29,4% e il forte incremento (il migliore da mesi a questa parte) del M5S: dal 9,9 al 10,3% (+0,4%). Calano, invece, gli alleati della coalizione progressista, ovvero il PD (-0,3%) e AVS (-0,2%). Nell’alveo del centrodestra, Forza Italia torna ad allungare sulla Lega, portandosi a 0,8 punti di distacco dal partito di Matteo Salvini.
Chiudiamo, infine, con la fiducia nel presidente Meloni, che sale nel dato aggregato dal 40,2% al 41,3%. Un ottimo risultato per la leader di FdI che, negli ultimi mesi navigava sempre a cavallo tra il 39 e il 40% di gradimento.
Nota metodologica: sondaggio realizzato con metodo CAWI. 3.200 interviste raccolte tra il 24 e il 26 settembre 2024
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