Sondaggi politici TP: maggioranza teme un’escalation in Medio Oriente
Sondaggi politici TP: maggioranza teme un’escalation in Medio Oriente
Primo sondaggio del mese di ottobre centrato fortemente sulla politica estera e l’escalation della crisi in Medio Oriente. Israele ha invaso il Libano e l’Iran ha attaccato Israele con una pioggia di missili. Il conflitto si allarga e abbiamo chiesto ai nostri lettori cosa ne pensano. In chiusura, la percezione sul cambiamento della propria situazione rispetto a due anni fa, le intenzioni di voto e la fiducia in Giorgia Meloni. Cominciamo.
Sondaggi politici: Israele invade il Libano. E ora?
La prima domanda posta ai nostri lettori riguarda l’evento della settimana: Israele ha invaso il Sud del Libano. Abbiamo chiesto “Come giudica questa operazione?”
C’è una maggioranza, abbastanza importante, che la giudica negativamente. La risposta più gettonata (33,5%) è quella che afferma di considerare tale operazione “Molto negativamente, è l’ennesimo crimine di Israele e l’Occidente è complice se non lo ferma”. Poi, un 20,7% considera negativamente l’invasione in ed “è un grave errore, ma la responsabilità di quanto accade è anche di Hezbollah e dell’Iran”.
Tra i favori, c’è un 27.9% che crede che “alla fine sarà un bene anche per i libanesi liberarsi definitivamente da Hezbollah”. Infine, un 15,1% ritiene che tale operazione “Può essere positiva solo se Israele si limita alle aree di confine per impedire la partenza di missili verso il Nord di Israele”.
Nel complesso, quindi, il 54,2% giudica negativamente l’operazione, a fronte del 43% di favorevoli.
L’escalation ci sarà
Non solo l’invasione di terra da parte di Israele nel sud del Libano. L’Iran ha lanciato un massiccio attacco missilistico verso Israele. Abbiamo chiesto ai nostri lettori se temono una escalation del conflitto.
Una larga maggioranza crede di sì e che ci sarà uno scontro sempre più diretto tra Iran e Israele, ma che la guerra non uscirà dal Medio Oriente (46,5%). Un 18,3% sostiene che gli scontri si allargheranno sempre più e che già ora siamo molto vicini alla terza guerra mondiale.
Dall’altro lato, un 25,1% (poco più di un quarto del campione) afferma che la situazione rimarrà molto tesa con scontri tra Libano e Gaza e scambi di bombe tra Israele e Iran, ma non si andrà oltre. Infine, un 6,8% minimizza l’attacco missilistico e crede che tra Israele e Iran ci sia un semplice gioco delle parti, che questi non facciano danni reali e che servano unicamente a scopi interni.
L’atteggiamento di Israele e Russia a confronto
Chiudiamo il trittico di domande legato al Medio Oriente con il paragone di comportamento tra Israele e Russia. Abbiamo chiesto se “A suo avviso l’invasione del Libano e di Gaza da parte di Israele è grave quanto quella dell’Ucraina da parte della Russia”.
Sì, sono entrambe gravi violazioni del diritto internazionale
La risposta più gettonata è quella che considera l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia come più grave (35,6%). L’invasione di Gaza e Libano da parte di Israele viene invece condannata più fermamente dal 17,7% del campione. C’è anche un 29,8% che equipara le invasioni considerandole entrambe delle gravi violazioni del diritto internazionale. Infine, un 12,3% giustifica e comprende entrambe le invasioni,
anche se perpetrate per motivi diversi.
Sondaggi politici TP: si stava meglio quando si stava peggio?
Riprendiamo un celebre detto per introdurre l’ultima domanda della settimana: “Sono passati due anni dalla vittoria del centrodestra alle elezioni. A due anni di distanza lei può dire di stare meglio o peggio di allora?”
Nonostante ci sia una maggioranza più sostenuta tra chi si ritiene in una condizione peggiore, si nota comunque un certo equilibrio.
C’è un 36,9% totale diviso tra “Molto meglio” (15,2%) e “un po’ meglio” (21,7%) che sostiene il miglioramento della propria condizione rispetto a due anni fa. Dall’altro lato, il 15,4% del campione sostiene di stare “Un po’ peggio” e il 28,1%, che è la risposta più frequente del set, che sostiene di stare “Molto peggio”. Nel complesso, il 43,5% del campione segnala una risposta negativa. C’è, infine, una percentuale consistente (18,8%) che non rileva particolari variazioni sulla propria condizione rispetto a due anni fa.
Sondaggi elettorali TP 4 ottobre 2024: Lega torna davanti FI
Chiudiamo il sondaggio con le intenzioni di voto e l’aggiornamento della fiducia in Giorgia Meloni. Rispetto alla scorsa settimana (QUI IL SONDAGGIO DEL 27 SETTEMBRE 2024) variazioni molto marginali. Da questa settimana riprendiamo a sondare Forza Italia e Noi Moderati come forze autonome. In questo momento, il partito di Tajani si trova dietro quello di Salvini, a distanza ravvicinata (FI all’8,5%, Lega all’8,8%). Noi Moderati, invece, si ferma (in autonomia) all’1,0%.
Infine, chiudiamo con la fiducia nella premier Meloni, che rimane praticamente invariata (-0,1%) rispetto a una settimana fa.
Nota metodologica: sondaggio realizzato con metodo CAWI, 3.200 interviste raccolte tra il 2 e il 3 ottobre 2024
SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU FACEBOOK E TWITTER
Hai suggerimenti o correzioni da proporre? Scrivici a redazione@termometropolitico.it