Sondaggi TP: oltre 3 italiani su 4 favorevoli a tassare extra-profitti
Sondaggi TP: italiani favorevoli a tassazione su extra-profitti
Bentornati con il nostro consueto sondaggio settimanale riguardante i principali accadimenti di politica interna ed estera. Dopo aver chiesto ai nostri lettori cosa ne pensassero della situazione in Medio Oriente e della possibile escalation, abbiamo chiesto la loro opinione riguardo la nostra posizione nel conflitto. Partiamo proprio da qui.
Sondaggi politici TP: la variegata posizione italiana rispetto a Israele
Abbiamo chiesto ai nostri lettori di giudicare la posizione del governo italiano sulla guerra in Medio Oriente. La risposta più gettonata e che viene scelta da quasi metà del campione (46,6%) afferma di ritenere che “sia troppo filo-israeliana, l’Italia dovrebbe prendere le distanze da Israele in modo più netto visti i massacri che sta perpetrando”.
Dall’altra parte, c’è un 28,6% che sostiene l’attuale posizione in quanto “appoggia Israele, ma in modo meno esplicito di altri Paesi europei e occidentali”. Infine, un 20,4% crede che “sia troppo timida nell’appoggio di Israele, dovrebbe sostenerlo di più perché sta combattendo anche per noi contro l’islamismo radicale”. Andando a sommare le ultime due risposte, quindi, si evince come ci sia una leggera maggioranza a favore del sostegno a Israele (49% contro il 46,6%). C’è anche un 4,4% che non sa o non intende rispondere.
BlackRock e fondi d’investimento in Italia: una discussione complessa
Tra gli eventi della settimana politica si segnala l’incontro di Giorgia Meloni con il fondo BlackRock a Palazzo Chigi, con focus dedicato sugli investimenti in ambito tecnologico. Per un 20,1% del campione la Meloni “Ha fatto molto bene, l’Italia ha urgente bisogni di investimenti stranieri, soprattutto nel settore IA”. C’è anche un 31% (la risposta più gettonata del set) che ritiene di aver fatto bene, “ma sono da incentivare solo investimenti in nuovi progetti, non acquisizioni di quote di aziende strategiche italiane”. Nel complesso, quindi, l’incontro di Giorgia Meloni con l’amministratore delegato di BlackRock è stata ben vista dal 51,1% del campione.
Dall’altro lato, un 9,2% crede che abbia fatto male, “non è lo Stato che deve guidare o chiedere investimenti esteri, deve essere il mercato a trovarli convenienti”. Infine, il 29,4% del campione stronca l’iniziativa della premier credendo che “ha fatto molto male, anche Meloni prosegue con la svendita di aziende italiane a soggetti esteri che sta portando all’impoverimento del Paese”. In questa risposta, pesa tantissimo la non-risposta del “Non so/non intendo rispondere”, che in questo caso arriva alla doppia cifra (10,3%), segno che si tratta di un tema di difficile comprensione o addirittura sconosciuto per molte persone.
Il ruolo dell’UE nelle grandi acquisizioni
E rimanendo in tema di investimenti, passiamo alla complessa operazione d’acquisto portata avanti da Unicredit nei confronti della Commerzbank. Operazione che sta trovando vari ostacoli nel suo cammino. Abbiamo chiesto se la UE dovrebbe regolare e garantire queste operazioni. La maggioranza si dice favorevole a una regolamentazione da parte dell’UE. Per il 23,6% “va garantita la piena libertà delle imprese senza che gli Stati nazionali possano porre ostacoli”. Per il 37,9%, invece, la risposta è affermativa in parte, in quanto “gli Stati dovrebbero poter fermare acquisizioni in settori strategici o dannose per l’economia, e l’Italia lo fa troppo poco”.
Dall’altro lato c’è chi afferma di non fidarsi della UE perché “favorisce sempre le imprese francesi e tedesche, gli Stati devono poter bloccare le acquisizioni ostili, cosa che l’Italia fa troppo poco”. Questa risposta è scelta dal 16,6% del campione. Infine, c’è un 9% che vorrebbe un mercato completamente libero e che “né la UE né gli Stati dovrebbero intervenire negli investimenti delle aziende, la UE in particolare ha sempre ostacolato il libero mercato”. Si segnala come anche per questa domanda, il numero di non rispondenti è decisamente elevato (12,9%).
Sondaggi politici TP: italiani fortemente favorevoli a tassazione degli extra-profitti
Prima di passare alle intenzioni di voto e fiducia in Giorgia Meloni, chiudiamo con una domanda legata al rumor sulla possibile tassazione degli extra-profitti. La proposta trova il favore degli italiani. Il 40,9% afferma di essere “a favore, ma penso che dovrebbero essere strutturali, dovremmo tassare di più le grandi imprese e introdurre una patrimoniale sui più ricchi”. A ruota, un 36,5% sostiene di essere a favore “se si tratta di un provvedimento temporaneo e limitato a quelle imprese che effettivamente hanno approfittato dell’inflazione”. Nel complesso, quindi, oltre tre rispondenti su quattro (77,4% del campione) danno un parere positivo.
Dall’altro lato c’è un 12,1% che afferma di essere contrario perché “sarebbe un segnale negativo per gli investitori, meglio tagliare le spese per diminuire il deficit e il debito”. Infine, l’8% si dichiara totalmente contrario perché “non esistono extra-profitti, si tratta di legittimi guadagni che lo Stato non può espropriare. Le tasse, anzi, vanno diminuite”.
Sondaggi elettorali TP 11 ottobre 2024, PD di nuovo oltre il 23%. Azione al di sotto della soglia di sbarramento
Chiudiamo il sondaggio con le intenzioni di voto e l’aggiornamento della fiducia in Giorgia Meloni. Rispetto alla scorsa settimana (QUI IL SONDAGGIO DEL 4 OTTOBRE 2024) si nota il balzo in avanti del Partito Democratico, che torna al di sopra del 23% grazie al +0,3 dell’ultima rilevazione. Aumenta leggermente il divario tra la Lega (9%) e Forza Italia (8,3%), che perde due decimi. Stabile AVS, mentre Azione torna al di sotto della soglia del 3%. Noi Moderati – sondato individualmente per la seconda settimana di seguito – fa un balzello in avanti passando dall’1,0 all’1,2%.
Infine, chiudiamo con la fiducia nella premier Giorgia Meloni, che cala di oltre mezzo punto percentuale nel giro di una settimana. Nel complesso, il livello di fiducia (molto+abbastanza) si attesta al 40,1%.
Nota metodologica: sondaggio realizzato con metodo CAWI, 2.800 interviste raccolte tra il 9 e 10 ottobre 2024
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