Aggiornamento rendita catastale: aumentano le tasse? Per chi

Pubblicato il 11 Ottobre 2024 alle 16:51 Autore: Guglielmo Sano
Aggiornamento rendita catastale

Aggiornamento rendita catastale: aumentano le tasse? Per chi

Aggiornamento rendita catastale: una nuova proposta del Mef nel quadro della ricerca di risorse necessarie a finanziare le Legge di Bilancio per l’anno prossimo. Se arrivasse la stretta sull’obbligo (già vigente ma poco rispettato) per chi ha usufruito di uno dei tanti Bonus Casa si determinerebbe anche un aumento della tassazione sugli immobili. Quali balzelli aumenterebbero? Una panoramica delle ultime notizie sul tema.

Aggiornamento rendita catastale per chi ha usufruito dei Bonus

Aggiornamento rendita catastale: si è ancora nel campo delle ipotesi, tra l’altro si tratta di una proposta ancora molto vaga, tuttavia, sarebbe tra le possibilità paventate dal Mef nel quadro della ricerca delle risorse necessarie a finanziare la Legge di Bilancio per il prossimo anno. In breve, il Dicastero delle Finanze potrebbe far scattare una “stretta” sull’obbligo di aggiornamento della rendita catastale per chi vede crescere il valore dell’immobile dopo interventi migliorativi.

La misura si applicherebbe, in particolare, a seguito dello sfruttamento di un incentivo fiscale destinato alla ristrutturazione o all’efficientamento energetico. Di fatto tale obbligo già esiste. In linea di massima, entro 30 giorni dal termine dei lavori bisogna comunicare al Comune se questi hanno comportato o meno una variazione della rendita catastale. Tale obbligo però raramente viene rispettato. I controlli in merito risultano praticamente inesistenti.

Con la nuova stretta aumenterebbero le tasse. Per chi?

Aggiornamento rendita catastale: in attesa che le intenzioni vengano precisate più chiaramente, si può già dire che con una “stretta” sull’obbligo si andrebbe a determinare anche un aumento delle tasse sugli immobili. Nel caso in cui un eventuale provvedimento riguardasse la prima casa l’Imu non muterebbe ma sicuramente aumenterebbero imposta di registro e di successione. Se nel raggio della misura rientrasse le seconde case, invece, anche l’Imu subirebbe un incremento. SI avrebbero poi ripercussioni sia sull’Irpef che sull’Isee.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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