Imu 2025: come cambia la tassa sulla casa? Importo e scadenze

Pubblicato il 19 Ottobre 2024 alle 12:13
Aggiornato il: 17 Novembre 2024 alle 16:07
Autore: Guglielmo Sano
Imu 2025

Imu 2025: come cambia la tassa sulla casa? Importo e scadenze

Imu 2025: la tassa sulla casa si paga ogni anno in due tranche. Dopo l’acconto di qualche mese fa si avvicina il termine relativo alla seconda rata. Chi è tenuto a versarla? Come si calcola l’importo dell’imposta municipale unica? Sono previste delle novità per l’anno prossimo? Una panoramica veloce delle informazioni più importanti sull’argomento.  

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Imu 2025: chi è tenuto a pagarla, importo e scadenze

Imu 2025: l’imposta municipale unica è il balzello dovuto da chiunque detenga la proprietà di un immobile o di un terreno agricolo. Da precisare che non è dovuta sulla prima casa (residenza anagrafica e dimora abituale) a meno che non si tratti di un immobile “di lusso”.  Ogni anno si paga in due tranche: la prima (acconto) cade il 16 giugno, la seconda (saldo) il 16 dicembre. Come si determina l’importo?

Per il calcolo dell’Imu si utilizzano due aliquote, quella ordinaria pari allo 0,86% e quella ridotta pari allo 0,5% (che si applica agli immobili “di lusso” e alle pertinenze). Queste sono indicazioni di massima dato che è data la possibilità ai comuni di aumentare l’aliquota ordinaria fino all’1,06% e quella ridotta fino allo 0,6%. I Comuni, d’altra parte, hanno anche la facoltà di ridurre l’aliquota fino ad azzerarla.

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Cosa cambia l’anno prossimo?

Imu 2025: proprio l’estrema variabilità nella determinazione dell’aliquota tra comune e comune ha sempre creato dei problemi. Eppure sin dal 2021 il cambiamento delle aliquote è riservato solo a un ristretto novero di casistiche. Il provvedimento che stabilisce tali paletti però è rimasto sempre inapplicato. Tale situazione cambierà a partire dal primo gennaio 2025.

Grazie al licenziamento di un decreto nel luglio scorso, si sono ridotte e sistematizzate le fattispecie in cui ai comuni è data la possibilità di rideterminare l’aliquota. Per cui ci si può attendere maggiore uniformità tra un comune e l’altro dall’anno prossimo. Dunque, restano ferme le scadenze per la comunicazione delle aliquote applicate nell’anno di riferimento. Se non vengono comunicate entro ottobre si applicheranno quelle utilizzate l’anno precedente.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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