Novità e info sul caso doping Sinner-Wada
Jannik Sinner ha collezionato l’ennesimo successo della sua stagione sportiva, battendo Djokovic in finale e vincendo il torneo Masters 1000 di Shanghai. Una vittoria che lui stesso ha definito amara, per via di tutte le vicende legate alle accuse per presunto doping. Inizialmente si pensava che l’assoluzione giunta dall’ITIA avesse messo una pietra sopra la vicenda, ma il ricorso della WADA presso il Tribunale del TAS ha rimesso tutto in discussione. Ora Sinner ha paura, anche per via della notizia relativa alla squalifica di 9 mesi della tennista Simona Halep.
Un riepilogo sulla vicenda Sinner-Wada
Come anticipato, Sinner era stato sollevato dalle accuse di doping in merito all’assunzione di Clostebol. L’ITIA aveva infatti stabilito l’assenza di dolo e di volontarietà da parte del tennista italiano, rincuorando Sinner e i suoi tantissimi tifosi sparsi per il mondo. Poi era arrivata la notizia in merito alla decisione della WADA di ricorrere al TAS, con lo scopo di ribaltare la sentenza a suo favore, riconoscendo dunque la colpevolezza di Sinner e arrivando ad una lunga squalifica per il tennista. Una notizia che ha ovviamente sconvolto il mondo del tennis, compreso il settore delle scommesse live, che logicamente si basa sulla salute psicologica degli sportivi.
Ad oggi non vi sono ulteriori aggiornamenti. Servirà infatti del tempo per organizzare l’arbitrato, che in via teorica dovrebbe tenersi intorno a gennaio o febbraio 2025, non oltre. Una novità però c’è, anche se non legata direttamente al caso Sinner, ma è importante e rischia di mettere ulteriore pressione sul forte tennista tricolore. Si parla nello specifico della condanna di Simona Halep, ex numero 1 del mondo, squalificata per doping con la motivazione di “uso incauto”.
Il caso Halep e le conseguenze su Sinner
La squalifica per 4 anni (poi ridotta a 9 mesi) della tennista Simona Halep potrebbe creare un pericoloso precedente per il caso Sinner, sebbene esistano comunque delle differenze. Ripercorrendo la vicenda, la Halep era stata trovata positiva al Roxadustat, un antianemico illegale. Ciò che colpisce è la motivazione allegata alla squalifica, comminata dal TAS di Losanna, che è la seguente: uso incauto di un integratore contaminato. Proprio il termine “incauto” fa tremare Sinner, perché potrebbe avere una correlazione col suo caso.
Il TAS ha inoltre approfondito le motivazioni della squalifica, puntando il dito su un fatto: uno sportivo professionista di tale livello non può assolutamente cadere nell’errore di affidarsi ad uno staff con membri privi di qualifiche o poco preparati. Come anticipato poco sopra, però, fra i due casi esistono delle sostanziali differenze. La Halep aveva infatti assunto volontariamente un integratore, ignorando che fosse contaminato, mentre Sinner è stato trovato positivo in seguito ad una crema utilizzata per sbaglio dal massaggiatore.
Ora come ora è davvero difficile fare delle previsioni, ma le nuvole ci sono e non sono poche. Molto probabilmente la WADA punterà sull’uso incauto per convincere il TAS a squalificare Sinner. L’aggravante, infatti, viene rappresentata dal fatto che anche Jannik – così come la Halep – si è affidato ad uno specialista senza competenze mediche.