Diretta Elezioni Usa 2024: Trump vince e sarà il 47esimo presidente

Pubblicato il 5 Novembre 2024 alle 19:17
Aggiornato il: 9 Novembre 2024 alle 17:59
Autore: Redazione
Diretta Elezioni Usa 2024: è arrivato il giorno del duello Trump-Harris. Chi sarà il prossimo inquilino della Casa Bianca? L’attuale vicepresidente democratico o i’ex Presidente repubblicano? Si annuncia un testa a testa. Segui la diretta di Termometro Politico sul voto

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Diretta Elezioni Usa 2024: Trump vince e sarà il 47esimo presidente

Stanotte Donald Trump ha vinto le elezioni presidenziali USA del 2024, battendo la candidata democratica Kamala Harris e riconquistando la Casa Bianca. Con una notevole rimonta negli Stati chiave, Trump ha ottenuto i voti necessari del Collegio Elettorale, superando la soglia dei 270 grandi elettori. Nelle ultime ore di conteggio, Trump ha mantenuto il vantaggio nei principali swing State come la Pennsylvania, il Michigan e la Georgia, dove era in testa con margini non larghissimi ma costanti. La sua vittoria in Carolina del Nord e Iowa, insieme ai buoni risultati in stati conservatori come Idaho e Arizona, hanno consolidato il suo successo elettorale. Alla fine, il distacco in termini di grandi elettori è notevole.

Diretta elezioni USA, la preview

–> Alcuni commentatori fanno notare il risultato del seggio di DIxville, noto perché chiude un giorno prima rispetto agli altri. 4 anni fa indicava una netta vittoria di Biden, oggi Trump e la Harris risultano in parità. Altre analisi poi rilevano come i Repubblicani siano cresciuti in realtà come Guam: un dato che potrebbe non essere indicativo considerando il peso elettorale nullo del territorio. Tuttavia, diverse indiscrezioni confermano ottimi risultati di Trump in Arizona (risultato decisamente atteso). Meno bene starebbe andando in Nevada, stato che però difficilmente risulterà decisivo, mentre il candidato GOP starebbe avanzando anche in Georgia e, soprattutto, in Florida. Detto ciò, si confermano le incertezze della vigilia. L’impressione è che la battaglia decisiva, come largamente atteso, si svolgerà in Pennsyvalnia. Diversi attivisti repubblicani hanno protestato per alcuni problemi tecnici che hanno ostacolato le operazioni di voto in alcune contee dello Stato: adesso tutto sembra tornato alla normalità, considerando anche la presenza degli osservatori del partito ai seggi (a cui non era stato permesso di presenziare nel 2020) il risultato finale non dovrebbe essere messo in discussione.

In Pennsylvania però è stato capillare l’invito dei repubblicani ai propri elettori per andare a votare: l’affluenza più bassa delle attese preoccupava i vertici del partito. Da sottolineare che alla scorsa tornata ci fu una mobilitazione degli elettori GOP nel giorno elettorale mentre l’early voting premiava ampiamente i Democratici. Così anche in questo caso anche se il divario tra i due partiti per quanto riguarda il voto anticipato dovrebbe essersi notevolmente assottigliato. Si è passati da un vantaggio di 1,1 milioni di voti per i dem ad un vantaggio di soli 419000. Il muro che separa i due candidati questa volta è molto molto più basso, ma non è detto che Trump riesca a farcela, tutto dipenderà dalla affluenza di oggi nelle zone favorevoli ai repubblicani.

Infine, altri due aspetti amplificano i dubbi su chi la spunterà: il voto delle donne e quello degli indipendenti, fattori che potevano fornire una qualche indicazione ma che questa volta i sondaggisti non sono riusciti a distinguere in modo netto.

–> Un recap veloce su quelli che sembra potranno essere dei momenti chiave della nottata. I primi stati in cui termineranno le operazioni saranno Indiana e Kentucky. Seggi sbarrati a partire dalle 23. Per tutti gli altri bisognerà aspettare la prime ore di mercoledì. Quindi, all’una toccherà a South Carolina, Vermont, Virginia e Georgia (uno degli swing states da tenere d’occhio). Mezzora, un’ora dopo sarà il turno di altri 17 stati tra cui bisogna segnalare la North Carolina e, sopratutto, la Pennsylvania che potrebbe costituire il tipping point state, lo stato “punto di svolta” di questa tornata.

–> Le operazioni di voto cominceranno intorno alle 13 italiane, i primi seggi chiuderanno a partire dall’una di notte. Nell’immagine sottostante (che si riferisce alle Elezioni 2020, d’altra parte, non si tratta di dati soggetti a modifiche) una panoramica di come cambiano gli orari da una costa all’altra degli Stati Uniti.


Diretta Elezioni Usa 2024: occhi puntati sui 7 swing states

Diretta Elezioni Usa 2024: è arrivato il giorno del duello Trump-Harris. Chi sarà il prossimo inquilino della Casa Bianca? La sensazione è che il prossimo Presidente degli Stati Uniti uscirà da un testa a testa. Nel frattempo, da sottolineare che le operazioni di voto sono già cominciate. Infatti, al di là della tornata del 5 novembre, gli americani hanno la possibilità di esercitare l’early voting, In pratica, prima dell’apertura delle urne possono esprimere la propria preferenza via posta.

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Ogni voto sarà importante, soprattutto, considerando le incertezze legate ai cosiddetti Swing States. Si tratta di stati che cambiano spesso “colore”, cioè votano per un candidato diverso ad ogni elezione (mentre gli altri tendono a posizionarsi sempre nello stesso modo). In questo senso possono essere considerati “in bilico” Nevada, Arizona, Michigan, Wisconsin, Pennsylvania, Carolina del Nord e Georgia.

In particolare la Pennsylvania potrebbe essere decisiva

Diretta Elezioni Usa 2024: un tempo Wisconsin, Michigan e Pennsylvania veniva considerati parte stabile del Blue Wall. Ovvero l’insieme di stati che votavano tradizionalmente democratico. Dopo la vittoria di Trump nel 2016 questi tre stati sono da considerare contendibili. Per quanto riguarda questa tornata, sarà fondamentale tenere d’occhio in particolare il risultato della Pennsylvania. Si tratta dello swing state che assegna il maggior numero di grandi elettori (19).

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Il sistema elettorale americano è indiretto: diventa presidente chi conquista più grandi elettori (ogni stato ne assegna un certo numero) non chi prende più voti. Inoltre, vige in 48 stati su 50 vige il principio “Winner take all” per cui anche un solo voto in più permette di conquistare tutti i grandi elettori assegnati dallo stato. Ecco perché la Pennsylvania è da considerare “tipping point state”, in breve lo stato “del punto di svolta”, quello che potenzialmente potrebbe risultare decisivo.

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